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Pierdante Piccioni racconta il suo rapporto con la serie Doc: “Rivivere la mia storia è troppo pesante”

Pubblicato: 25/03/2022 09:21

Correva l’anno 2013 quando Pierdante Piccioni rimaneva coinvolto in un terribile incidente d’auto. Al suo risveglio non ricordava gli ultimi 12 anni della sua vita e da quel momento è ovviamente cambiato tutto, soprattutto per quanto riguarda la sua notorietà. La serie Doc – Nelle tue mani è infatti ispirata alla sua vita e ora conoscono tutti la sua storia. Nonostante però il medico sia riuscito ad andare avanti con la sua vita, il rapporto con la fiction non è certo delle più semplici.

Pierdante Piccioni rivela alcuni dettagli del suo rapporto con la fiction Doc

Ad oggi Pierdante Piccioni è tornato a vivere la propria vita ed è riuscito a scendere a patti con l’amnesia che l’incidente gli ha causato. Ha trovato anche la forza di raccontare la sua storia e, successivamente, le pagine del suo primo libro hanno ispirato la fiction Doc – Nelle tue mani.

Un momento che ovviamente ha cambiato di nuovo la sua vita, dal momento che ora tutti conoscono i dettagli della sua vicenda – per quanto nella serie diversi elementi siano stati “romanzati”. Di recente il medico è tornato ad affrontare proprio questo tema grazie alla sua intervista per Vanity Fair.

Ammette di provare un forte mix di emozioni quando guarda la serie, perché molto spesso si scende in dettagli anche piuttosto intimi: “[Provo] un misto tra orgoglio e imbarazzo. Quando si va sul privato, il lupo solitario esce anche se fuori non c’è la luna piena” racconta durante la chiacchierata. Ovviamente non è facile rivivere tutti quei momenti e infatti ha anche ammesso di non essere riuscito a vedere tutto: “Non sempre semplice. Solo l’ultimo episodio di DOC 2 sono riuscito a vederlo tutto: anche se l’ho sceneggiato, è troppo pensante rivivere la mia storia“.

Nemmeno per la sua famiglia è stato semplicissimo, proprio perché – come anticipato – alcuni elementi hanno subito delle variazioni. La moglie infatti ha visto tutta la fiction, ma alcuni passaggi non l’hanno particolarmente soddisfatta: “Ogni tanto storceva il naso: penso che si sia immedesimata nell’ex moglie tradita e abbandonata. Ci abbiamo anche scherzato sopra, così come i miei figli – racconta alla rivista – Il piccolo dice: Perché mi avete fatto morire? Il grande: Perché mi avete fatto femmina?“.

Pierdante Piccioni, com’è cambiata la sua vita dopo l’incidente e dopo Doc

La vita di Pierdante Piccioni, come si può immaginare, è ovviamente cambiata radicalmente da quando ha avuto l’incidente e anche questo è stato argomento di discussione nel corso dell’intervista per Vanity Fair. L’uomo ha infatti raccontato di aver rinunciato al ruolo di primario e di non sentire più la necessità di dare sempre il massimo: “Dover dimostrare di essere tutti i giorni al 110% diventava complicato, mi impegnava troppe energie“.

Non è stato però solo il tragico incidente a cambiare la sua vita, ma anche Doc, dal momento che alcuni suoi pazienti ora faticano a separare la sua figura da quella nella fiction (in cui viene interpretato da Luca Argentero): “L’altro giorno mi è arrivata una telefonata da una signora che ha avuto problemi a una vena safena e mi ha detto: ”Mi fido solo di DOC” – ha spiegato – Quando le ho chiesto se avesse chiara la differenza tra realtà e fiction non mi sembrava che avesse chiara la domanda“. Nonostante questo però spesso ci scherza su proprio con l’attore che lo interpreta: “Ci facciamo delle grandi risate, perché gli dico che questi casi dovrei mandarli da lui“.

In ultima battuta ha anche raccontato un piccolo aneddoto che riguarda proprio la star italiana, che a sua volta è stato influenzato dal ruolo che ricopre nella serie: “Mi ha raccontato che una sera lui e Matilde Gioli erano a una cena, una persona si è sentita male e quando hanno chiesto se ci fosse un medico in sala stava per alzarsi“.

Lo stesso Argentero di recente è infatti intervenuto per commentare la fiction, mettendosi proprio nei panni dei medici e spiegando anche quale sia il punto di forza di Doc – Nelle tue mani: “La nostra storia ha due caratteristiche: il primo obiettivo è raccontare un’eccellenza italiana ed è sotto gli occhi di tutti come il lavoro del medico si avvicina a una vocazione, una missione, piuttosto che a un semplice lavoro“.