Dopo due anni di pandemia, sembra che la fine sia vicina dato che il Governo ha preso la decisione di ridurre le restrizioni a partire da aprile. Molti non si trovano d’accordo con questa iniziativa in quanto ultimamente, a causa di Omicron 2, i contagi stanno salendo. A preoccupare non è solo questa variante del Covid, ma è il super raffreddore, l’influenza intestinale che sta arrivando dall’Australia. Il problema maggiore è che ha quasi gli stessi sintomi del Coronavirus, dunque è difficile da distinguere.
Che cos’è il super raffreddore
In arrivo dall’Australia c’è un’influenza virale che è stata ribattezzata super raffreddore. È chiamata anche gastroenterite virale e sarebbe causata da due virus: Norovirus e Rotavirus.
In particolare, il Norovirus colpisce sia i bambini sia gli adulti e si presenta come una gastroenterite alimentare. Mentre il Rotavirus colpisce soprattutto i bambini molto piccoli, sotto i 5 anni.
Il problema principale di questa influenza, è che è caratterizzata da sintomi che sono simili a quelli causati dal Coronavirus. Molte persone con sintomi come forte raffreddore e problemi intestinali vanno in farmacia a fare il tampone convinti di essere positivi al Covid, ma a volte non è così.
Come distinguere questa influenza dal Covid
Dal momento che i sintomi che caratterizzano il “super raffreddore” sono molto simili a quelli della variante Omicron, bisogna fare attenzione e cercare di capire come distinguerli.
A fare chiarezza è stato Claudio Mastroianni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma: “La sintomatologia potrebbe essere sovrapponibile al Covid, nella stragrande maggioranza dei casi il quadro clinico è ben distinto. Omicron colpisce le alte vie respiratorie e in qualche caso provoca disturbi intestinali, nell’influenza intestinale, invece, si ha febbre, diarrea e vomito, senza sintomi respiratori”.
Se si prende questa influenza intestinale dunque non si perdono gusto e olfatto e non si hanno difficoltà respiratorie. Queste sono le caratteristiche principali che ci permettono di distinguere il “super raffreddore” da Omicron.
Precauzione e come evitare il contagio
La gastroenterite virale, trattandosi comunque di un virus, può essere prevenuta curando soprattutto l’igiene. In questi due anni di pandemia abbiamo ormai imparato a farci attenzione per ridurre il contagio. Il dottore Claudio Mastroianni ha ancora specificato: “Nella maggior parte dei casi, i sintomi passano in 48 ore ma è bene attendere un paio di giorni per capire se si tratta di Covid oppure no. Fare un tampone è sempre consigliabile, mentre chi vive con anziani o fragili dovrebbe rimanere isolato fino alla certezza di non essere negativo”.