Nonostante il popolo Ucraino sia ormai stremato, non mancano il coraggio e la determinazione dei soldati che fanno di tutto per la loro patria. Vyacheslav Abroskin, capo della polizia nazionale Ucraina, ha compiuto un gesto eroico. Il militare si è offerto all’esercito russo in cambio dell’evacuazione dei bambini rimasti intrappolati a Mariupol.
Chi è Vyacheslav Abroskin il militare ucraino
Vyacheslav Abroskin è un generale ucraino, vice-capo della polizia nazionale. Abroskin aveva già fatto parlare di sé quando aveva raccontato il brutto episodio dell’ospedale pediatrico di Mariupol, colpito dalle bombe russe. Il militare aveva parlato di “testimoni oculari” e di “molte donne e bambini feriti e uccisi”. “L’ospedale non esiste più” aveva detto.
Ukrainian police general Vyacheslav Abroskin offered to surrender himself to Russians if they allow him to enter Mariupol and evacuate children who are stuck there under the bombs. 'I will surrender to captivity at the last checkpoint at the city exit if kids are allowed to pass' pic.twitter.com/FHPIbcDwSB
— Olga Tokariuk (@olgatokariuk) March 25, 2022
“Sono un generale di polizia che ha organizzato proteste nel Donetsk dal 2014 al 2018. Sono tra coloro che hanno ricevuto sanzioni. Avete già tentato di eliminarmi. Decine di militari russi sono stati uccisi, altri detenuti in mia presenza. La mia vita appartiene solo a me e la offro in cambio della vita dei bambini che rimangono ancora a Mariupol” aveva detto Vyacheslav Abroskin.
#Ukrainian police general Vyacheslav Abroskin offered himself as a hostage to #Russian troops in exchange for the evacuation of children from #Mariupol. pic.twitter.com/wfy4GMpI6L
— NEXTA (@nexta_tv) March 25, 2022
“Prendete me e lasciate i bambini” dice il militare ucraino
A riferire la notizia è Nexta tv, uno dei principali media dell’Est Europa. Vyacheslav Abroskin si è offerto in prima persona all’esercito russo per cercare di salvare i bambini ancora bloccati a Mariupol. “Molti bambini moriranno nei prossimi giorni se non verranno salvati immediatamente”, “Prendete me e lasciate i bambini”, così il generale ucraino si è rivolto ai nemici affinché gli fornissero l’opportunità di portare i più piccoli fuori dalla città. La sua richiesta di organizzare l’evacuazione dei minori in tre giorni e farli uscire attraverso un corridoio umanitario è stata presa in considerazione dalla Russia.
La denuncia di Mariupol
Mariupol è ormai sull’orlo del baratro. La città portuale è ormai quasi totalmente sotto il controllo delle forse armate russe. Vengono bombardati costantemente ripari sicuri per i civili, come il teatro e la scuola.
Pochi giorni fa le autorità della città avevano denunciato su Telegram le atrocità dell’esercito russo. “Sempre più morti per fame. Sempre più persone rimangono senza scorte di cibo. Tutti i tentativi di lanciare un’operazione umanitaria su larga scala per salvare la popolazione di Mariupol sono bloccati dalla parte russa. Perché gli occupanti non sono interessati alle persone e ai loro destini, solo un’immagine di propaganda mentre avviene la deportazione forzata della popolazione in Russia“.