Negli ultimi giorni, complice anche le parole di Joe Biden, si è acceso di nuovo l’allarme per una possibile deriva nucleare dello scontro con la Russia. A parlarne è stato anche l’ex presidente Medvedev, secondo cui sono 4 i casi in cui la Federazione potrebbe ricorrere ad armi nucleari. Per il premier giapponese Fumio Kishida, il rischio però è sempre più concreto.
Medvedev sul rischio nucleare dalla Russia: i 4 casi in cui potrebbe usarlo
Prima del secondo regno di Vladimir Putin, ha ricoperto la carica di presidente della Federazione Russa dal 2008 al 2012: dalla fine del suo incarico, Dmitrij Anatol’evič Medvedev è stato poi Primo Ministro fino al 2020. Oggi l’ex presidente avrebbe parlato con l’agenzia di propaganda russa Rbc della minaccia nucleare da parte della Russia. Secondo Adnkronos, che riprende il giornale ucraino Pravda, Medvedev avrebbe elencato quattro casi in cui Mosca potrebbe avvalersi di tali armi.
Il primo: la Russia userebbe armi nucleari nel caso in cui venisse direttamente colpita dalle stesse armi, in questo senso fanno ancora più allarmare le recenti parole di Joe Biden. Il secondo: se armi nucleari fossero rivolte contro Paesi alleati, come ad esempio la Bielorussia. Secondo quanto riportato, il terzo caso avverrebbe qualora venissero invase infrastrutture critiche che paralizzerebbero le forze di deterrenza nucleare russa. Infine, la Russia potrebbe ricorrere al nucleare in caso di atto di aggressione a sé o ai suoi alleati: la dialettica di Biden, che oggi ha dato del macellaio a Putin, non aiuta a escludere del tutto questo scenario.
Il Giappone teme il rischio nucleare dalla Russia: “Orrore che non deve ripetersi“
Che la situazione dal punto di vista nucleare sia delicata lo testimoniano non solo le parole di Biden, ma anche quelle del premier giapponese Fumio Kishida. Secondo quanto riportato da Reuters, nel corso di una visita a Hiroshima del Primo Ministro assieme all’ambasciatore USA Rahm Emanuel, Kishida ha espressamente parlato di questo punto dichiarando che le probabilità di un’escalation nucleare della Russia “sta diventando più reale“.
Proprio il luogo dell’incontro, legato per sempre alla bomba atomica sganciata il 6 agosto 1945 alle ore 8:15, ha spinto Kishida ad monito: “Gli orrori delle armi nucleari non devono mai ripetersi – ha detto – Viviamo in tempi senza precedenti in cui la Russia minaccia l’uso di armi nucleari, qualcosa che una volta era impensabile, persino indicibile“. Poi, ha aggiunto: “La storia di Hiroshima ci insegna che è irragionevole per qualsiasi nazione fare una simile minaccia“