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La storia di Russ, il cane scomparso per 4 mesi e ritrovato vivo immerso nella neve: la gioia del suo proprietario

Pubblicato: 31/03/2022 15:45

Questa è la storia di una scomparsa conclusa però, dopo 4 mesi, nel migliore dei modi. Una gita si è trasformata in un’esperienza dolorosa per Ricardo Rodriguez quando il suo cane Russ, spaventato da qualcosa si è allontanato da lui e dai suoi amici senza fare più ritorno. Dopo mesi di assenza, però, è arrivata una bellissima notizia per lui.

Ricardo Rodruguez e il campeggio finito male

L’estate stava quasi per finire, quando in una giornata di fine agosto, Ricardo Rodriguez ha deciso di andare in campeggio con 4 suoi amici sul lago Tahoe sulle montagne del Sierra Nevada portandosi anche il suo fedele amico; un pitbull nero di 3 anni, Russ.

Spaventato da qualcosa o qualcuno, però, Russ si è allontanato dal gruppo di amici, non facendo più ritorno. Dopo alcune ricerche Ricardo Rodriguez ne ha denunciato la scomparsa, ma pochi giorni dopo a causa del Caldor Fire -un gravissimo incendio boschivo- gli abitanti sono stati obbligati ad evacuare la zona. Rodriguez, quindi, si è allontanato senza il suo fedele compagno a 4 zampe smarrito.

Come riporta la CNN, il Caldor Fire è stato responsabile della distruzione di quasi 1000 strutture, incluse case e aziende. Inoltre, ha bruciato quasi 200 mila acri di territorio vicino al confine tra California e Nevada.

Il cane Russ viene ritrovato e messo in salvo

Dopo vari mesi, però, il 16 dicembre uno sciatore ha notato un cane coperto dalla neve, poco a Ovest del Lago in cui Ricardo Rodriguez aveva fatto campeggio con i suoi amici e aveva perso le tracce di Russ.

È stata, quindi, informata Wendy Jones direttrice di un’organizzazione no-profit specializzata nella ricerca di cani smarriti o scomparsi. La donna ha inviato due volontarie sul posto, Leona Allen e Elsa Gaule, per il salvataggio di Russ. Come si legge su CNN, la prima è volontaria dell’organizzazione no-profit da circa 3 anni, mentre la seconda al tempo era alla sua prima missione con il gruppo.

Alla stessa fonte Allen ha spiegato di aver seguito le tracce delle impronte sulla neve che l’hanno portata ad un albero, ai piedi del quale si trovava proprio Russ, rannicchiato e coperto dalla neve. Infine riporta di aver urlato “Elsa l’ho trovato ed è vivo!”.

Come riporta il sito Tanks Good News, il cagnolino all’inizio era timoroso nei confronti delle donne, ma quando Elsa gli ha mostrato la mano, lui ha appoggiato il suo muso sopra di essa. Poco dopo Russ è stato avvolto da coperte e portato dal veterinario che, per fortuna, l’ha giudicato completamente sano.

Russ torna finalmente a casa da Ricardo Rodriguez

Tramite l’utilizzo del microchip installato sul cane, i volontari hanno potuto rintracciare il proprietario. Il 26 dicembre, quindi, dopo 4 mesi dalla sua scomparsa, il pitbull Russ è finalmente tornato nelle braccia del suo proprietario Ricardo Rodriguez che alla CNN ha rivelato: “Dopo mesi senza risposta da nessuno, pensavo che fosse in buone mani con un altro proprietario.“- Poi ha aggiunto – “Speravo che un giorno sarebbe tornato”.

La modalità sopravvivenza dei cani

Come si legge sul sito Tanks Good News, Wendy Jones, direttrice dell’organizzazione no-profit che ha guidato la missione per il salvataggio del pitbull Russ, ha dichiarato: “I cani entrano in modalità sopravvivenza”. – Poi ha continuato – “Sono super forti e super intelligenti… è come se un interruttore della luce si spegnesse nel loro cervello e si attivasse la modalità sopravvivenza”.

In seguito alla CNN la volontaria Leona Allen ha dichiarato anche che: “I pitbull hanno una pessima reputazione, ma non la meritano”.