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Kadyrov sferra una nuova minaccia all’Ucraina, il fedelissimo di Putin: “Prenderemo Kiev e tutte le città”

Pubblicato: 11/04/2022 10:03

Prenderemo Kiev e tutte le altre città“. È questo uno dei passaggi della nuova minaccia lanciata all’Ucraina dal fedelissimo di Vladimir Putin, il leader ceceno Ramzan Kadyrov, le cui forze sono impegnate nel conflitto. Sul suo canale Telegram conferma l’avvio di un’offensiva di importanti proporzioni, non solo su Mariupol ma anche “su altri luoghi e villaggi“. Pochi minuti fa, la temuta escalation nel Donbass, dove da giorni la Russia avrebbe condensato gran parte delle truppe, sarebbe iniziata.

Kadyrov sferra una nuova minaccia all’Ucraina: “Prenderemo Kiev e tutte le città

Dopo Mariupol, i combattenti ceceni ingaggiati da Mosca per la guerra in Ucraina punteranno sulla capitale ucraina, Kiev. Lo confermerebbero le ultime parole del loro leader, Ramzan Kadyrov, in un video pubblicato sul suo canale Telegram che annuncia “un’offensiva anche su altri luoghi, città e villaggi“.

Kadyrov avrebbe inoltre sottolineato l’impegno delle sue forze di terra per “liberare completamente” le aree di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, dove in questi minuti sarebbe iniziata l’escalation intesa come “battaglia finale” tra l’esercito ucraino e quello russo.

La Nato pronta a irrobustire il sostegno a Kiev

Poche ore fa, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha annunciato l’intenzione dell’Alleanza nell’irrobustire il sostegno a Kiev in accordo con gli obiettivi dell’Unione europea. Attualmente sarebbe al vaglio l’ipotesi di impegnare truppe in forma permanente lungo il confine orientale in modo da tutelare gli alleati davanti a una eventuale aggressione da parte del Cremlino oltre le linee ucraine.

“Indipendentemente da quando e come finirà la guerra in Ucraina, la guerra ha già avuto conseguenze a lungo termine per la nostra sicurezza. La Nato deve adattarsi a questa nuova realtà. Ed è esattamente quello che stiamo facendo”, ha concluso Stoltenberg tracciando i contorni di un nuovo ordine di difesa dopo l’invasione ordinata da Vladimir Putin il 24 febbraio scorso.