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Mariupol resiste, battaglia cruciale per l’Ucraina nella città contesa. USA: “La Russia userà agenti chimichi”

Pubblicato: 12/04/2022 20:56

Sono giorni cruciali per la guerra in Ucraina e molto dell’esito del conflitto dipenderà da quanto accadrà a Mariupol: la città nell’oblast’ di Donetsk è teatro di una massiccia offensiva russa in queste ultime ore, ma secondo quanto riferiscono le fonti americane non sarebbe ancora caduta. Il concreto timore del Pentagono è che Mosca possa usare armi chimiche.

Mariupol è ancora contesa: “Gli ucraini stanno ancora combattendo”

Le notizie da Mariupol, città portuale e crocevia fondamentale per ottenere libero accesso dalla Crimea al Donbass, non sono confortanti: dopo il ritiro delle truppe dal nord dell’Ucraina, l’esercito russo si è concentrato sulla presa della città e secondo quanto riportato da Adnkronos – per bocca di un italiano appena rientrato da quelle zone – “L’80-90% di Mariupol, il cuore della città e la maggior parte dei quartieri, sono sotto stretto controllo dell’esercito russo e delle milizie popolari“. Si combatte strada per strada e le forze ucraine restano asserragliate in una storica resistenza.

Lo ha confermato anche il portavoce del Pentagono John Kirby. Ai giornalisti, oggi, ha dichiarato: “La nostra valutazione oggi è che Mariupol è ancora contesa e gli ucraini ancora stanno combattendo per difenderla dalla conquista russa“. I raid aerei russi hanno devastato la città, “ma noi riteniamo che le forze dell’Ucraina ancora stanno combattendo“. Il primo bilancio dell’assedio, secondo quanto riportato alla Cnn dal governatore della regione Pavlo Kyrylenko, è di almeno 20.000 morti nella sola Mariupol.

La Russia potrebbe davvero usare armi chimiche: l’allarme degli Usa

La paura è che per raggiungere quei conclamati obiettivi, il Cremlino alzerà ancora il tiro. Il Segretario di Stato Antony Blinken, riporta Adnkronos, ha riferito che gli Stati Uniti sarebbero in possesso di “informazioni credibili” sulle possibilità che Mosca usi agenti chimici per conquistare Mariupol. Nei giorni scorsi Direct Relief aveva reso noto che da Kiev era arrivata una richiesta da 200.000 fiale di atropina, antidoto fondamentale contro gli effetti di armi chimiche, soprattutto nel trattamento generico contro l’intossicazione da gas nervini come il sarin. “È veramente fonte di preoccupazione” ha aggiunto Blinken, ma è probabile che da Mosca negheranno tutto, proprio come fatto oggi da Putin parlando del massacro di Bucha.