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Mosca annuncia la conquista del porto di Mariupol. ONU: “Nessuna possibilità di un cessate il fuoco in Ucraina”

Pubblicato: 13/04/2022 21:58

Si combatte ancora a Mariupol, ma la città potrebbe essere sul punto di cadere: dalla Russia annunciano la conquista del porto, ma le forze locali non intendono arrendersi. La battaglia decisiva nel Donbass rende del tutto inefficaci le possibilità diplomatiche: anche per l’ONU ora un cessate il fuoco è fuori possibilità.

Dalla Russia annunciano: “Il porto di Mariupol è stato liberato”

Molto del futuro dell’Ucraina e del resto del mondo si deciderà nei prossimi giorni in Donbass: è prevista per inizio maggio la fine della cosiddetta “operazione militare speciale” condotta da Mosca, una guerra arrivata ora ad alcune decisive battaglie come quella di Mariupol, crocevia tra la Crimea e le repubbliche separatiste che Putin intende “liberare”. Per il Pentagono fino a ieri la città era ancora contesa, ma la percentuale di occupazione russa aumenta di ora in ora.

L’agenzia Tass ha condiviso le parole del portavoce del Ministro della Difesa russo, Igor Konashenkov: “Il porto commerciale della città di Mariupol è stato completamente liberato dal reggimento di militanti nazisti Azov. Tutti coloro che erano tenuti ostaggio sulle navi, inclusi gli stranieri, sono stati liberati“. La stessa fonte riporta che le truppe ucraine sarebbero completamente circondate.

I combattenti ucraini a Mariupol: “Il morale resta alto”

Di diverso avviso le ultime dichiarazioni, riportate da fonti ucraine tramite Adnkronos, del comandante del suddetto reggimento Azov, Denys Prokopenko. “Ieri ci siamo uniti con dei veri combattenti che sono rimasti fedeli al proprio giuramento e ora difenderanno insieme a noi la città – avrebbe detto – Non fate degli eroi di coloro che si sono arresi volontariamente e che hanno scelto la strada di vergogna“. Il comandante della 36 brigata della marina ucraina, Serhii Volyna, aggiunge: “Abbiamo eseguito un’operazione di successo insieme al reggimento Azov. Continuiamo a svolgere la nostra missione da combattimento. Il nostro spirito e il nostro morale resta alto. Sappiamo perché stiamo qui e cosa facciamo“.

Il vice sindaco di Mariupol Sergey Orlov a Otto e Mezzo ha smentito la notizia della conquista della città da parte dei russi: “Mariupol è assediata da molto tempo dai russi, circa 40 giorni e tutti i giorni sentiamo che la Russia dice di controllare la città, che però rimane ucraina e difesa dai nostri militari“.

Guerra in Ucraina, l’ONU ritiene impossibile un cessate il fuoco

Lo scontro decisivo in Donbass rende inutili i tentativi di diplomazia. Oltre alle parole di Vladimir Putin di ieri, oggi ci ha pensato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova a dichiarare alla Tass che “la delegazione ucraina […] punta i suoi sforzi non a raggiungere accordi ma a trascinare i colloqui. Conosciamo questa tattica“. Le accuse incrociate sul fallimento dei negoziati hanno spinto anche l’ONU a ritenere quasi impossibile la fine del conflitto in tempi brevi.

Il segretario generale Antonio Guterres, riporta Ansa, ritiene che “al momento non ci sia la possibilità di un cessate il fuoco globale in Ucraina“. Il capo degli affari umanitari dell’Organizzazione si è recato a Mosca e a Kiev e attende una risposta su questioni fondamentali come il cessate il fuoco locali per permettere l’evacuazione dei civili, ma il momento in cui sull’Ucraina smetteranno di piovere bombe sembra ancora lontano.