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Zelensky minaccia la fine dei negoziati se a Mariupol cadono le forze ucraine. Italia garante della sicurezza

Pubblicato: 16/04/2022 23:01

Il Presidente ucraino Zelensky non sembra intenzionato a cedere il passo alla Russia di Putin, ha ribadito infatti che i negoziati sarebbero a rischio se Mariupol, e le forze ucraine all’interno della città, dovessero cadere. Zelensky ha anche detto che resta dell’idea di voler incontrare Putin il prima possibile; le dichiarazioni sono però arrivate prima della presunta caduta di Mariupol, annunciata dal ministero della Difesa russa.

Zelensky minaccia la fine dei negoziati

La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol metterà fine ai negoziati con la Russia” così Zelensky, citato dal Kyiv Indipendet, ha messo in chiaro la sua posizione e quella del Paese. “La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati ha aggiunto.

In precedenza però, Zelensky non aveva escluso una trattativa proprio sulla città di Mariupol, la più martoriata dall’inizio della guerra, ma dicendosi contrario alla resa incondizionata richiesta della città. Il presidente ucraino ha affermato di non fidarsi delle azioni russe e di temere un massacro dei soldati qualora consegnassero le armi.

Fake news russe su Zelensky

Secondo quanto fatto trapelare dall’intelligence ucraina, la Russia avrebbe pianificato di diffondere una fake news sul Presidente; ovvero che Zelensky si esprime in modo negativo tanto sul Paese quanto, e soprattutto, sulla città di Mariupol. Lo scopo di questa mossa sarebbe quello di fiaccare il morale dei cittadini e della resistenza ucraini.

La nota diramata dal Centro per le comunicazioni strategiche e ripresa da Rai News afferma: “In una dichiarazione falsa, il presidente esprimerà la sua posizione pessimista rispetto alle città ucraine, in particolare Mariupol”.

Italia tra i garanti della sicurezza: si è offerta

L’Italia è tra i Paesi che si sono offerti per garantire la sicurezza dell’Ucraina, nell’eventualità di un accordo con Mosca sullo status neutrale di Kiev, ha detto ancora il Presidente Zelensky all’Ukrainkska Pravda, aggiungendo di aver ricevuto manifestazioni di disponibilità da Gran Bretagna, Stati Uniti e Turchia.

“Al momento non abbiamo firmatari ma c’è dimostrazione da Johnson, dalla Gran Bretagna, dagli Usa, dall’Italia, dalla Turchia. (…) Credo che ci sarà un impegno separato dall’Ue”.