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Guerra Russia-Ucraina, Pasqua di sangue nel conflitto: bombardata una chiesa, Karkhiv messa in ginocchio dagli attacchi russi 

Pubblicato: 17/04/2022 23:54

Oggi, secondo il calendario ortodosso, in Ucraina molti avrebbero festeggiato la domenica delle Palme: non c’è stato spazio per la pace, purtroppo, e nuovi e crudeli attacchi hanno continuato a mietere vittime nella guerra Russia-Ucraina.

Karkhiv in ginocchio, bombardata con “crudeltà particolare”

Dopo la caduta di Mariupol ora è Karkhiv a rischiare di cedere, considerato anche che pure oggi sono stati incessanti e impietosi i bombardamenti sulla città. Altrove non sono state risparmiate neppure le chiese: a Severodonetsk una chiesa è stata infatti bombardata.

Secondo il calendario ortodosso, oggi è la domenica delle Palme e Pasqua sarà la settimana prossima. Il clima in Ucraina non ha però visto un raffreddamento delle tensioni, anzi: oggi, le crudeltà, le morti e le violenze sono sembrate più efferate che mai a chi le ha subito. Il sindaco di Karkhiv, ad esempio, ha scritto su Telegram: “Nella domenica delle Palme solo chi porta la lettera ‘Z’ al posto della croce può bombardare Kharkiv con una crudeltà così particolare”. Si tenta di evacuare i cittadini dalla città, ma è estremamente difficile. 

La situazione non è migliore a Mariupol, città che nelle ultime ore sembra essere caduta. Lì un grosso gruppo di militari della 36esima brigata si è scontrata con le milizie separatiste e tra le vittime ci sarebbe anche Baranyuk Vladimir Anatolyevich, il comandante della brigata del corpo dei Marines.

Mariupol, le parole di Kuleba: “Non esiste più”

Sembrano affievolirsi sempre di più le speranze di trovare ancora qualcosa di integro a Mariupol. Sono drammatiche le parole del ministro Dmirty Kuleba alla Cbs sulle attuali condizioni della città, dove i russi hanno ormai circondato militari e civili: “La città non esiste più, quel che resta dei militari ucraini e un grande gruppo di civili sono circondati di fatto dalle forze russe. Loro continuano a lottare, dal modo in cui si stanno comportando i russi a Mariupol sembra che abbiano deciso di radere al suolo la città ad ogni costo”.

In questa situazione di dramma, il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito qualche giorno fa l’intenzione di continuare a combattere, considerando fondamentale non perdere il Donbass: “Kiev non cederà quella parte di territorio perché farlo potrebbe condizionare il corso della guerra”.

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2022 23:55