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Mario Draghi è positivo al Covid-19: l’annuncio di Palazzo Chigi e le condizioni del premier

Pubblicato: 18/04/2022 21:17

Il premier Mario Draghi è risultato positivo al Covid: lo annuncia Palazzo Chigi, rendendo noto che a causa della sua positività sarà impossibilitato a presenziare alle missioni italiane in Angola e Congo, dove si sarebbe dovuto recare per portare avanti il piano di approvvigionamento energetico alternativo a quello russo.

Mario Draghi positivo al Covid-19: il premier è asintomatico

Come più volte ribadito dal Ministro della Salute Roberto Speranza, la lunga battaglia contro il Covid-19 è sul punto di essere vinta ma non è ancora il momento di festeggiare: lo dimostrano i tanti contagi del bollettino italiano e ora la notizia che il premier Mario Draghi è risultato positivo al Covid. Lo rende noto Palazzo Chigi con una nota, nella quale si apprende inoltre che il Presidente del Consiglio è asintomatico e quindi in buona salute. La positività è emersa durante un tampone di controllo.

Draghi positivo, saltano le missioni in Angola e Congo

Contestualmente, alla positività di Mario Draghi al Covid-19 è stato reso noto che “A rappresentare il governo nelle missioni nella Repubblica dell’Angola e nella Repubblica del Congo” saranno i ministri Luigi Di Maio e Roberto Cingolani. Il premier si sarebbe dovuto recare nei due Paesi affacciati sulla costa occidentale del continente africano come parte delle fondamentali missioni italiane per trovare fonti di energia alternative a quella russa, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Nei piani, quello in Congo e Angola previsti mercoledì 20 e giovedì 21 aprile 2022 sarebbe dovuto essere il proseguo di quanto fatto una settimana fa in Algeria, da dove Draghi e la comitiva italiana sono rientrati con una dichiarazione di intenti per una nuova rinforzata partnership energetica. L’Algeria dovrebbe così diventare presto il principale fornitore italiano di gas, una mossa che permetterebbe al Paese di staccarsi dalla Russia. Per colmare il gap in caso di totale distacco da Mosca, però, sarà necessario trovare altri Paesi disponibili a vendere le proprie risorse energetiche all’Italia.