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I Soliti Ignoti: Gianni Celeste canta Povero Gabbiano. Dove nasce il successo di questo brano ora tormentone

Pubblicato: 19/04/2022 22:31

La puntata di Pasquetta de I Soliti Ignoti ha visto Gianni Celeste come ospite. Il cantante è l’autore del brano Tu comme a mme, diventato celebre sui social in questi mesi con il titolo Povero Gabbiano. Gianni Celeste ha cantato la sua hit in puntata ricevendo i complimenti di Amadeus.

Gianni Celeste canta Povero Gabbiano a I Soliti Ignoti

Ospite a I Soliti Ignoti, Gianni Celeste ha avuto il suo momento per cantare la sua hit Povero Gabbiano, brano diventato davvero virale su tutti i social. “La canzone è ovunque, la conoscono tutti anche e soprattutto i ragazzi“, queste le parole con cui Amadeus ha commentato l’esibizione, aggiungendo anche: “Una canzone che ormai ha un successo pazzesco. Complimenti. Anche i ragazzi la sanno a memoria, la cantano”.

Il successo di Povero Gabbiano sui social e in televisione

Il brano di Gianni Celeste, inizialmente intitolato Tu comme a mme, ribattezzato però Povero Gabbiano dal popolo del web, è del 1988. Già a quell’epoca ha ricevuto un discreto successo tra piazze e borgate, ma negli ultimi mesi ha conquistato i social e la televisione e il suo ritornello che recita “Povero gabbiano, hai perduto la compagna” è diventato un vero e proprio tormentone.

Tutto è partito da un video pubblicato dal figlio di Gianni Celeste su Tik Tok. Questo è stato ricondiviso da tantissimi utenti e persino alcuni artisti italiani da Gianni Morandi a Emma Marrone, passando anche per Il Volo e il cast della serie Gomorra, hanno fatto la loro versione social del brano postando video in cui canticchiano il ritornello del brano.  Nella settimana di Sanremo, anche i cantanti in gara nella kermesse della musica italiana hanno cantato il brano in un servizio de Le Iene.

In un’intervista a La Repubblica Gianni Celeste ha rivelato: “Io di social non ci capisco nulla, mi ha iscritto mio figlio, io non so neanche pubblicare.  Poi parlando del suo brano aggiunge: “Già allora ebbe successo, ma un successo diverso, nascosto, tra piazze e borgate. Ora mi chiamano tutti”.