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Approvato il Def con nuovo Superbonus: proroghe e novità per la cessione del credito, cosa cambia

Pubblicato: 21/04/2022 15:23

Il Parlamento mercoledì ha approvato il Def, inserendoci però una serie di richieste al Governo, relative al Superbonus 110. Nello specifico si chiede all’esecutivo di allentare i limiti per la cessione dei crediti, ma anche una proroga alle scadenze per eseguire i lavori nelle villette. La proposta arriva dai deputati Luca sut, Patrizia Terzoni e Riccardo Fraccari, del Movimento 5 Stelle.

Le novità del Superbonus: scadenze e maggiore chiarezza

Le maggiori novità al Superbonus che il Def dovrebbe introdurre riguardano i lavori all’interno delle abitazioni accatastate con il codice A/7 (ovvero le villette). Per usufruire del bonus, in questo momento, è necessario che il 30% dei lavori siano eseguiti entro la fine di giugno. La richiesta è quella di prorogare questo termine, concedendo maggiore tempo per la realizzazione dei lavori, agevolando il contribuente. 

Inoltre, il Parlamento chiede anche che si faccia chiarezza su quel 30% che, seguendo una possibile interpretazione della norma potrebbe essere applicato ai singoli lavori, invece che sulla totalità della ristrutturazione. Il 30%, nella visione dei 5 Stelle, dovrebbe essere computato proprio sull’opera complessiva, affinché chi si ritrova con diversi lavori in corso (cappotto termico, infissi e caldaia) non debba raggiungere la percentuale per ogni singolo intervento. 

Nuovo Superbonus: cambia la cessione del credito

Il nuovo Superbonus, sempre secondo le richieste del Parlamento, dovrebbe anche prevedere norme meno restrittive per quanto riguarda la cessione del credito alle imprese. Nell’ultimo periodo, infatti, il Governo ha rivisto gli aspetti normativi che regolano la cessione al fine di evitare frodi finanziarie, prima, e il blocco dei cantieri, con una seconda norma.

Allo stato attuale delle cose la cessione del credito può avvenire nei confronti di chiunque il contribuente voglia, limitando però le cessioni successive alla prima. Da lì è, infatti, possibile farlo solo altre due volte, scegliendo di effettuarla esclusivamente nei confronti di banche, assicurazioni e istituti finanziari. Inoltre, la seconda e la terza cessione non possono essere parziali.

L’attuale richiesta per la revisione del Superbonus 110 è quella di aprire la possibilità di cedere il credito anche ad istituti terzi dopo la prima volta.