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Epatite acuta di origine sconosciuta colpisce i bambini: cosa sappiamo e i casi in Italia, l’analisi del Ministero

Pubblicato: 24/04/2022 10:56

È allarme in Europa per l’insorgenza di alcuni casi di epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini. I primi casi sono stati riscontrati nel Regno Unito a inizio aprile, con sintomi presenti sin da gennaio, che hanno fatto poi scattare l’allarme in altri Paesi da dove sono arrivate diverse segnalazioni. In Italia al momento sarebbero 11 i casi collegati all’aumento di epatite acuta a eziologia sconosciuta, come informa il Ministero della Salute. Non sarebbero stati riscontrati collegamenti con il vaccino contro il Covid-19, dato che non c’è stata un’esposizione comune nei piccoli pazienti.

Bambini colpiti da epatite acuta di origine sconosciuta in Europa

Le investigazioni delle autorità sanitarie internazionali e nazionali continuano dopo la scoperta di casi anomali di epatite acuta che starebbe colpendo diversi bambini. I primi casi sono stati riscontrati nel Regno Unito, dove il 5 aprile scorso l’OMS è stata informata di almeno 10 casi in bambini di età inferiore ai 10 anni. Il 21 aprile i casi sono arrivati a 108, e per alcuni è stato necessario procedere con un trapianto di fegato.

Dopo le segnalazioni arrivate dalla Gran Bretagna, altri Stati hanno riscontrato epatiti acute con insorgenza anomala nei bambini: Irlanda, Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha riportato fonti stampa statunitensi per cui ci sarebbero stati 9 casi in Alabama.

La situazione in Italia: 11 segnalazioni di epatiti acute tra i bambini

Come informa la circolare del Ministero della Salute del 22 aprile, in Italia sarebbero 11 i casi sospetti di epatite acuta riscontrati tra i bambini. Sarebbero diverse le Regioni interessate: Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto.

Di questi 11 casi solo 2 sono “confermati” come aderenti ai criteri, con altri 2 casi identificati come “possibili”, 4 sono “sospetti”, 2 sono in corso di valutazione e un paziente non rientra invece nella casistica. Continuano le segnalazioni di possibili altri casi con le strutture sanitarie che stanno creando protocolli di sorveglianza per riconoscere tempestivamente le epatiti acute sospette.

Cosa si sa finora: epatiti forse provocate da Adenovirus

Come informa l’ECDC, al momento la causa di questa epatite acute nei bambini rimane sconosciuta, ma indagini continuano in ogni Paese dove sono stati riscontrati casi. Il Centro europeo sta collaborando con l’OMS e agenzie statali, oltre a organizzazioni specializzate nello studio delle malattie del fegato e infezioni. Le prime ipotesi vedono come più probabile causa infettiva l’Adenovirus, come ritengono alcuni ricercatori del Regno Unito, dove si sono registrati più casi finora.

La spiegazione non è confermata, ma si pensa possa trattarsi di una mutazione di questo virus che solitamente causa malattia lieve, con sintomi come febbre, tonsillite, congiuntivite, vomito, diarrea. Non tutti i bambini affetti da epatite acuta sono però risultati positivi al test per l’Adenovirus. Il Ministero della Salute informa inoltre che “gli Adenovirus non causano comunemente l’epatite, che è una complicazione rara, nota di solito tra gli individui immunocompromessi“.

Nessuna correlazione con i vaccini per il Covid-19

Quello che sembra certo finora è che non c’è correlazione tra l’insorgenza di epatiti acute nei bambini e la vaccinazione per il Covid-19, dato che non tutti i piccoli pazienti sono stati immunizzati. Quello che appare più probabile, è che si tratti appunto di una nuova mutazione di Adenovirus o che “una variante comunemente in circolazione stia colpendo soprattutto bambini più piccoli forse immunologicamente
non protetti in relazione alla minore circolazione di Adenovirus durante la pandemia COVID-19
“, come specifica il Ministero.