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Morte Samantha Migliore, la donna che ha effettuato l’intervento indagata: “Era ancora viva quando sono andata via”

Pubblicato: 24/04/2022 11:34

La donna che ha effettuato l’intervento estetico al seno a Samantha Migliore è al momento indagata a piede libero, dopo che si è costituita ieri mattina presso i Carabinieri di Cento, nel ferrarese. Secondo fonti stampa si tratterebbe di Pamela Andress, 50 anni, persona trans di origine brasiliana che non sarebbe un’estetista, ma una organizzatrice di eventi e stilista. La donna è stata interrogata per due ore e avrebbe raccontato agli inquirenti che quando ha lasciato l’abitazione di Migliore a Maranello, modenese, lei sarebbe stata ancora viva. Appreso del decesso della donna l’indomani su Internet, si sarebbe costituita nella cittadina dove vive con il compagno.

Indagata una donna per la morte di Samantha Migliore: non sarebbe un’estetista

La Procura di Modena ha indagato a piede libero Pamela Andress, pr e stilista, che avrebbe effettuato l’intervento estetico al seno in casa a Samantha Migliore, poi deceduta dopo aver accusato un malore. I magistrati non hanno riscontrato un possibile rischio di fuga per la 50enne, a cui sono contestati i reati di esercizio abusivo della professione medica, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.

Andress non è dunque un’estetista come inizialmente si pensava. La donna e Samantha Migliore si sarebbero conosciute perché entrambe di Napoli, dove la 50enne ancora vive, anche se al momento si troverebbe nella casa del compagno a Cento.

L’avvocato di Pamela Andress: “Non è scappata”

Il legale di Pamela Andress, Francesco Andriulli, ha spiegato che “La mia assistita è sconvolta, e non è vero che è fuggita. Quando la signora si è sentita male era lì, anche quando è stata chiamata l’ambulanza, si è allontanata solo dopo“. L’avvocato ha dichiarato che la 50enne si è costituita dopo aver appreso la notizia della morte su Internet la mattina dopo.

Secondo quanto emerso, Andress avrebbe effettuato un intervento simile a Samantha Migliore anni prima. Riguardo al trattamento che potrebbe aver causato la morte della 35enne, ma per conferme si attende l’esito dell’autopsia, il legale commenta che “avevano parlato di soldi, ma non erano state pattuite cifre e comunque non aveva ricevuto denaro. Il trattamento alla fine è stato fatto in amicizia“.