Vai al contenuto

Alessandro Orsini, l’ospite di Cartabianca svela a quanti soldi rinuncia e aggiunge: “Il denaro non è un male”

Pubblicato: 30/04/2022 11:29

Il nome di Alessandro Orsini, professore di sociologia del terrorismo internazionale, è sicuramente quello più divisivo e polarizzante nel panorama televisivo attuale: l’ospite fisso di Cartabianca è spesso contestato per le sue controverse dichiarazioni e analisi sulla guerra in Ucraina e, nelle ultime ore, si è difeso tramite Facebook sul tema dei compensi che riceverebbe per queste ospitate.

Alessandro Orsini su Facebook: “Ho rinunciato a circa 70mila euro

Ogni nuova puntata di Cartabianca, ormai, è un pretesto per scoprire quale polemica si scatenerà contro il professor Alessandro Orsini. Le sue pur legittime opinioni sono state spesso veicolate tramite frasi che, soprattutto fuori contesto, suonano decisamente sopra le righe: “Mio nonno durante il fascismo ha avuto un’infanzia felice” ha detto pochi giorni fa, scatenando una nuova lite in diretta contro Antonio Caprarica. Solo l’ultimo dei numerosi esempi che hanno reso Orsini inviso e contestato a buona parte del pubblico televisivo e social, implacabile nel contestare lui e di conseguenza i compensi che riceverebbe per dire certe cose in tv.

Su questo tema, Orsini ha voluto controbattere tramite un post su Facebook: “È tutto falso – scrive il direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS – Dal 2 marzo a oggi, ho rinunciato a circa 70mila euro di compensi in ospitate in televisione“. E aggiunge: “Ogni giorno dico no a qualche invito e rinuncio a migliaia di euro. Ho accettato di partecipare come ospite abituale nell’unica trasmissione, Cartabianca, in cui non posso ricevere un compenso per via dell’intervento anticostituzionale dei miei censori“.

Orsini contro i suoi calunniatori: “I soldi non vanno demonizzati

Nel suo sfogo, Orsini prosegue spiegando che anche nell’imminente incontro in teatro non parlerà per soldi, “ma per svolgere una lezione universitaria in piena regola con un linguaggio accessibile a tutti“. Si difende anche dalle accuse di aver scritto un instant book sull’Ucraina, che in realtà sarebbe “un libro sulle cause profonde della guerra, a cui lavoro da cinque anni“. Il post del professore ospite fisso di Cartabianca è, insomma, un modo per difendersi da chi lo accusa di lucrare sulla sua posizione pur controversa: “Affermare che io agisca per denaro è come affermare che io agisca per entrare in Parlamento: due bufale per screditarmi sul piano personale“.

Uno studioso, secondo lui, “deve accettare i soldi quando questi possono accrescere la sua libertà di espressione e deve rifiutarli quando frenano il suo impulso alla verità“. Al contempo specifica che “I soldi non vanno demonizzati. […] Il denaro non è un male se è utilizzato a fin di bene, ma il Dio denaro non è il mio Dio. Altri sono i miei valori. Ecco perché ho rifiutato 70mila euro in ospitate in televisione“.