Vai al contenuto

Morto soffocato dalla cinghia dello zaino impigliato nel cancello della scuola: dramma a Modena

Pubblicato: 04/05/2022 15:18

A Modena, al liceo Wiligelmo, stamattina gli studenti si sono trovati davanti ad un’immagine di dramma terrificante: un uomo senza vita era infatti “appeso” alla cancellata della scuola.

A quanto pare si tratterebbe di un senzatetto piuttosto noto alle autorità locali che, nel tentativo di superare il cancello ed entrare nell’istituto, è rimasto incastrato con la tracolla della borsa (o zaino, l’informazione non è chiara) che aveva appoggiata alle spalle, ed è rimasto soffocato dalla cinghia.

Ritrovato con la cinghia del borsello intorno al collo: il dramma

La vittima sarebbe un uomo di 58 anni senza fissa dimora: sarebbe stato identificato dopo alcuni accertamenti, e si tratterebbe di un senzatetto di origine straniera (pare tunisina)che si trovava spesso nel quartiere limitrofo al liceo Wiligelmo, all’angolo tra via Cattaneo e via Placido: era già noto alle autorità per precedenti reati contro il patrimonio. La dinamica del decesso è stata ricostruita piuttosto facilmente: l’uomo è stato ritrovato con la cinghia del borsello stretta intorno al collo. L’uomo sarebbe morto per soffocamento durante la notte. 

Corpo esamine dell’uomo portato a medicina legale

La Gazzetta di Modena riporta che a dare l’allarme sarebbe stato un passante, che si sarebbe accorto della presenza del corpo esanime dell’uomo ed avrebbe avvisato il 118, che purtroppo, pur intervenendo immediatamente, non ha potuto fare nulla: si sono dovuti limitare a coprire il corpo in attesa della polizia scientifica, che ha effettuato i rilievi del caso per poi rimuoverlo dal luogo in cui si trovava. Il corpo dell’uomo è stato immediatamente portato al reparto di medicina legale della struttura ospedaliera del luogo, per delle analisi più approfondite: la magistratura sta lavorando per chiarire la dinamica. La tragedia ha ovviamente scosso la comunità ed in particolare gli studenti, le loro famiglie ed i docenti, che hanno vissuto il dramma in prima persona.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure