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Ladispoli, Sofia si sveglia dal coma e racconta tutto: “Papà ha cercato di uccidere mamma, poi mi ha accoltellato”

Pubblicato: 05/05/2022 12:33

Dopo diversi giorni di coma farmacologico, Sofia si è svegliata dal coma. La ragazza di 17 anni che lo scorso 21 aprile è stata aggredita a coltellate in casa sua, insieme alla madre, dal padre Fabrizio Angeloni, si è svegliata ed ha raccontato agli inquirenti cosa è accaduto il giorno dell’aggressione. La sua deposizione ha permesso di chiarire appieno il quadro della situazione ed ha confermato la tesi degli inquirenti su cosa Angeloni avrebbe fatto il 21 aprile.

Fabrizio Angeloni, la separazione e l’aggressione: accoltellate figlia e moglie

Fabrizio Angeloni e Silvia Antoniozzi si erano separati: lui era andato via di casa, ma le liti continuavano, unite a una reticenza della donna a riaverlo in casa, anche solo per qualche minuto. Da giorni, prima dell’aggressione, l’uomo cercava di capire come accedere all’appartamento. Il 21 aprile Sofia aveva sentito la madre lamentarsi e chiamare dal bagno: la ragazzina l’aveva trovata in condizioni disperate mentre il padre la aggrediva. A quel punto, Sofia si era scagliata contro il padre, che aveva cominciato a colpire anche lei con il coltello, per poi rivolgerlo su se stesso.

Sofia aveva avuto la forza di arrivare sul pianerottolo, citofonare ai vicini e chiedere aiuto: aveva pronunciato la frase Salvate mamma, papà no e poi aveva perso i sensi.

Sofia, il racconto dell’aggressione: accoltellata perché ha difeso la madre

Assistita da degli psicologi, Sofia ha raccontato cos’è successo: “Ha cercato di uccidere mamma, poi mi ha accoltellato”. Sofia non è stata in grado di dire se il padre è entrato usando il suo mazzo di chiavi, o se abbia suonato, e se vi sia stato un litigio tra padre e madre. Fabrizio Angeloni, al momento, è accusato di tentato duplice omicidio aggravato: nel decreto di fermo firmato dalla Procura di Civitavecchia l’uomo viene descritto come “dotato di pervicace pericolosità criminale”.

È ancora incerta la situazione per Silvia Antoniozzi, che si trova ancora in prognosi riservata. Sofia rimarrà invece per ora nella sede Palidoro dell’ospedale Bambino Gesù.