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Sanzioni contro la Russia, Unione Europea ancora lontana da un accordo sul sesto pacchetto: i nodi da sciogliere

Pubblicato: 06/05/2022 22:11

L’accordo sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia sembra ancora lontano. La Commissione Europea intende introdurre un embargo graduale relativo all’importazione di gas e petrolio dalla Russia, ma alcuni Stati membri mostrano alcune resistenze.

Sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, l’Europa apre alla possibilità di deroghe per alcuni Paesi

Si torna a discutere del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. I capi delegazione dei Paesi dell’Unione Europea si sono riuniti nella giornata di oggi nel Comitato dei rappresentanti permanenti e la linea generale emersa nel corso dell’incontro sembra essere quella di procedere alla somministrazione delle sanzioni. A Commissione Europea ha presentato una nuova versione della proposta, rivedendola con alcune modifiche che dovranno essere vagliate nei prossimi giorni. In particolare, questa nuova versione dovrebbe introdurre una proroga per le tempistiche di uscita dalla dipendenza dal petrolio russo per Ungheria e Slovacchia. La deroga dovrebbe quindi slittare oltre al fine del 2023 come inizialmente previsto, e un’altra proroga di minore durata potrebbe essere disposta per la Repubblica Ceca, un altro Stato fortemente dipendente dalle risorse importate da Mosca.

Quando potrebbe essere approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca

Se queste deroghe dovessero essere approvate e accettate dai Paesi membri, l’avvio del sesto pacchetto di sanzioni potrebbe avvicinarsi ulteriormente. Tra i nodi ancora da sciogliere ci sono però le compensazioni economiche e le tempistiche per tutti quegli Stati che avranno bisogno di riadattare le proprie raffinerie, al momento preparate a lavorare solo con il petrolio russo. Si tratta di questioni che potrebbero essere affrontate già da domani all’interno della Commissione Europea, coinvolgendo anche la Presidenza del Consiglio Europeo e i Paesi coinvolti dalle principali problematiche. L’intenzione sembra essere arrivare a un accordo e quindi all’applicazione del pacchetto di sanzioni prima di lunedì, a causa della grande importanza che il popolo russo attribuisce alla data del 9 maggio.