Vai al contenuto

La legge impone limiti all’uso dei contanti: quanto denaro si può spendere e quanto se ne può tenere in casa

Pubblicato: 11/05/2022 18:55

Esistono delle regole ben precise per l’utilizzo dei contanti: scambiare soldi al di sopra di una certa soglia è reato. Questo è quanto stabilito dalle norme sull’antiriciclaggio, che impongono dei limiti ai movimenti di denaro tra vari soggetti.

Anche per il possesso di denaro in tasca o a casa è bene seguire alcune regole così da non incorrere in sanzioni.

I pagamenti in contanti: cosa afferma la legge

Secondo quanto stabilito dalla normativa sull’antiriciclaggio, il tetto massimo in vigore per lo scambio di denaro tra due soggetti è di 2000 euro. Questo accade perché le autorità tentano, con ogni mezzo, di contrastare gli illeciti.

Per pagare somme dai 2000 euro in su è quindi necessario utilizzare sistemi tracciabili, come carte di credito o debito, bonifici, assegni non trasferibili e vaglia. Non esistono eccezioni  o motivazioni valide alla base dello scambio di denaro contante, la transazione dovrà essere tracciabile, anche in caso di pagamenti alla pubblica amministrazione come, ad esempio, le tasse.

Queste regole non valgono per versamenti o prelievi dal conto corrente bancario o postale, per i quali non sono previsti limiti. Questa soglia non dovrebbe durare ancora a lungo, infatti pare che dal 2023, dai 2000 euro attuali, si scenderà a 1000.

Sono previste multe dai 2000 ai 50.000 euro, in proporzione alla somma scambiata, per chi viola la legge.

Quanti contanti possiamo tenere in tasca o a casa

Secondo la legge italiana non c’è un importo massimo al quale fare riferimento in caso dei contanti che portiamo con noi o che teniamo a casa. I divieti riguardano solo lo scambio di denaro contante.

Possedere una cospicua somma di denaro cash non costituisce reato. L’importante è poter sempre dimostrare la provenienza dei soldi perché, se dovesse risultare dubbia, potrebbe far scattare severi controlli fiscali.

Se, a seguito di un controllo, si dovesse constatare che il denaro proviene da attività illegali come traffici illeciti o riciclaggio, sarà possibile procedere penalmente nei confronti del soggetto.

Per evitare di incorrere in spiacevoli equivoci è sempre bene tenere con sé gli scontrini dei bancomat o una copia dell’estratto conto.