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Serena Mollicone, in aula parla Marco Mottola, accusato di omicidio: “Andavo a ripetizioni dal padre”

Pubblicato: 11/05/2022 16:05

Per la prima volta dopo decenni, Marco Mottola ha parlato in aula, nel corso di una nuova udienza del processo per l’omicidio di Serena Mollicone.

Marco Mottola, figlio dell’allora maresciallo Mottola della caserma di Arce, è accusato di omicidio aggravato, insieme al padre ed alla madre Annamaria.

Omicidio di Serena Mollicone, uccisa e poi nascosta nel bosco

Procede il processo per l’omicidio di Serena Mollicone, la ragazza di 18 anni scomparsa nel nulla il 1 giugno 2001 e ritrovata morta due giorni dopo nei boschi di Anitrella, poco lontano da casa sua, con braccia e gambe legati, varie ferite alla testa e con dello scotch intorno al naso e alla bocca. Il padre di Serena Mollicone -morto nel 2020, alla vigilia dell’inizio del processo- ha condotto per decenni una battaglia affinché si continuasse ad indagare sulla morte della figlia e su quale poteva essere il ruolo nella sua scomparsa del maresciallo Mottola, del figlio Marco (coetaneo di Serena e compagno di liceo) e della madre di quest’ultimo, Annamaria.

Nel 2019 le indagini sono state chiuse, ed è stato chiesto (ed ottenuto) il rinvio a giudizio dei 3 Mottola, nonché dei carabinieri Vincenzo Quatrale (per concorso in omicidio) e Francesco Suprano (per favoreggiamento).

Marco Mottola e le parole su Serena: “Non ho mai litigato con lei”

Marco Mottola, oggi, descrive Serena Mollicone come una compagna di liceo poco conosciuta, con la quale non aveva confidenza e con cui era uscito solo in gruppo con altri amici: “Conoscevo Serena Mollicone dalle medie, abbiamo frequentato la stessa scuola e ci siamo incontrati fino ai sedici anni. Poi ci siamo visti qualche volta in comitiva, ma non l’ho mai incontrata in caserma. Andavo a ripetizioni di francese dal padre”.

Mottola in aula ha respinto ogni accusa ed ha assicurato che nessun componente della sua famiglia avrebbe ucciso la ragazza: “Non ho ucciso Serena Mollicone, né nessuno dalle mia famiglia. Non ho mai litigato con lei che conoscevo dai tempi delle scuole medie”.

In questo momento i legali dell’accusa stanno combattendo affinché vengano tenute in considerazione alcune dichiarazioni che Mottola ed i suoi genitori fecero in passato, e che sarebbero utili alla tesi dell’accusa: dette dichiarazioni si rivelarono già all’epoca sospette e discordanti tra di loro. Nel corso delle prossime udienze sarà possibile ascoltare le versioni degli altri componenti della famiglia Mottola.