Vai al contenuto

Claudia Koll, la vita e la metamorfosi: da Tinto Brass alla fede, fino all’incontro con il figlio adottivo

Pubblicato: 27/05/2022 17:35

Per pochi, confidenti e intimi, è Claudia Maria Rosaria Colacione: per tutti è Claudia Koll, musa di Tinto Brass, attrice e, ora, donna di grandissima fede. Tra le figure dello spettacolo è una di quelle che ha subito una metamorfosi attiva (voluta e consapevole e non dovuta agli eventi) più notevole e radicale: da diva erotica in Così Fan Tutte a portatrice di un messaggio religioso e, come lei stessa si è definita, “suora laica” e “missionaria”.

Claudia Koll attrice: l’erotismo e Tinto Brass

Claudia Koll si avvicina al cinema nel 1992, da giovanissima, appena conclusa gli studi liceali. Il film è uno dei maggiori successi di Tinto Brass e contribuisce a creare l’immagine della Koll come diva erotica, immagine che lei ha nel tempo rifiutato e dalla quale si è allontanata. Per affrancarsi dall’archetipo della donna provocante e sensuale accetta di partecipare a produzioni che la presentano in tutt’altra maniera. È così che diventa la Linda di Linda e il brigadiere, affiancando nei suoi ultimi anni di lavoro lavoro un sempre brillantissimo Nino Manfredi

Nel 2000 un viaggio a Roma in occasione del Giubileo riavvicina la Koll alla fede ed alla sua famiglia, molto religiosa. A Pierluigi Diaco, in un’intervista, raccontò di aver vissuto un momento molto difficile quando si era avvicinata alle dottrine new age, dichiarando di essere stata aggredita dal diavolo: “Il diavolo mi ha stritolata. Io sono stata aggredita fisicamente, questo sì. Mi è salito sul corpo e mi ha stritolata e mi ha detto che era la morte, che era venuta per uccidermi. Quindi era uno spirito, non l’ho visto, lo spirito non si vede. Però si sente e ho sentito anche l’odio che ha nei confronti dell’uomo e del corpo dell’uomo, l’accanimento che ha”. L’attrice ha raccontato di aver vinto la lotta contro il diavolo impugnando il crocifisso e gridando il Padre Nostro.

Claudia Koll ha deciso di fondare un’associazione, la Onlus Le opere del Padre, per aiutare le persone che soffrono, fisicamente o psicologicamente, in Africa. Ad aiutarla nelle sue opere di volontariato è la sua famiglia.

Claudia Koll, il figlio adottivo Jean Marie: “Non era facile per me”

Nel 2010 avviene nella vita di Claudia Koll un altro evento importante: l’adozione di suo figlio. Il piccolo Jean Marie è un bambino che trova in Africa e che porta con sé in Italia per via di alcuni gravi problemi di salute che necessitano per lui delle operazioni urgenti. Il piccolo Jean Marie ha mantenuto tutti i contatti con sua madre, che vive in Burundi, ma vive con Claudia Koll in Italia. “Sono stati anni difficili, aveva bisogno di cure mediche e non era facile per me compiere le scelte giuste” ha raccontato Koll in un’intervista a Caterina Balivo: “Tutte le decisioni le ho prese pregando e ho avuto anche dei segni speciali e bellissimi che solo la fede ti fa leggere”.