La famiglia ha annunciato la triste notizia: Alberto Ginulfi, ex portiere della Roma e protagonista di un epico stop a un rigore calciato da Pelé, è deceduto all’età di 81 anni. Ginulfi, nato nella Capitale, ha vestito la maglia dei giallorossi dal 1962 al 1975. La sua carriera lo ha visto anche al Verona, alla Fiorentina e alla Cremonese, ma è un momento particolare che gli ha donato un posto indimenticabile nella storia del calcio.
Il 3 marzo 1972, durante una partita amichevole tra la Roma e il Santos allo Stadio Olimpico, Ginulfi compì l’impresa di parare un rigore a Pelé, leggenda del calcio mondiale. Con questa prodezza, divenne l’unico portiere italiano ad aver fermato un tiro dagli undici metri dell’illustre calciatore brasiliano.
Non solo un gesto sportivo eccezionale, ma anche un gesto di grande umanità da parte dell’attaccante brasiliano. Come aveva ricordato lo stesso Ginulfi, Pelé fu il primo a congratularsi con lui. “Mi lasciò la maglia e a fine partita mi invitò all’ambasciata brasiliana di piazza Navona, per il giorno dopo”, aveva raccontato Ginulfi con occhi lucidi. E quella maglia? Ginulfi la teneva come un tesoro: “Maniche lunghe, scudetto ricamato e numeri attaccati con il filo. La tengo nascosta, insieme a quella di Maradona. Me l’hanno chiesta in tanti, ma è incedibile”.
La scomparsa di Ginulfi lascia un vuoto nel cuore degli appassionati di calcio e in particolare dei tifosi giallorossi, che ricordano con affetto le sue prodezze tra i pali e il suo legame speciale con Pelé.