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Alessia Pifferi, la sorella svela tutto: “Aragoste e limousine”, faceva cose assurde

Pubblicato: 22/09/2023 15:28

In questi giorni, Alessia Pifferi, è sotto processo per la morta di sua figlia Diana. La famiglia si è sempre schierata contro Alessia, disapprovando la sua condotta irresponsabile. La sorella della 37enne, Viviana Pifferi ha affermato che Alessia vivesse molto al di sopra delle proprie possibilità economiche e che questo alla fine, si sia rivelato nocivo nei confronti della piccola Diana.

Il bottino

In casa di Alessia gli inquirenti hanno rinvenuto un’aragosta in frigo e trenta abiti da sera in una valigia. Una vita sfarzosa e lussuosa, molto lontana da quella della mamma di una bimba neonata. Viviana, intervistata ai microfoni di Pomeriggio Cinque ha dichiarato: “Si vedeva che aveva un tenore di vita di gran lunga superiore ai 100 euro al mese. Dal frigo è stato tirato fuori un piatto con i resti di un’aragosta. Non mi sembra una cena frivola. Invece non c’era niente per la bambina”. Ma Alessia si sarebbe tolta innumerevoli sfizi secondo Viviana: “Si è mossa con la limousine, se fosse stata in difficoltà, al posto di andare in giro in limousine avrebbe comprato qualcosa da mangiare per la bambina”.

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Critiche spietate

Viviana ha escluso sin da subito un possibile disturbo mentale o difficoltà cognitiva della sorella: “Io l’ho sempre vista come una persona che non amava il posto dove stava, che ambiva sempre a qualcosa di più. A volte era anche arrogante, non le potevi dare suggerimenti di nessun tipo perché lei diceva di sapere quello che faceva. Una persona che non sa che un biberon non può bastare per sei giorni avrebbe dovuto avere un grande problema”.

L’ultimo ricordo

La donna infine, distrutta dal rimorso, ha voluto ricordare l’ultima volta in cui ha visto la piccola Diana: “L’ultima volta che l’ho vista era aprile, ma solo ora mi rendo conto di certe cose: alle volte Alessia rifiutava di incontrarmi, mentre poi quando andavo notavo che la bambina aveva una grande fame. Adesso capisco che magari nascondeva qualcosa”.

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