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Hater scatenati contro Napolitano: “Non ci mancherai”

Pubblicato: 23/09/2023 12:26

La morte di una figura istituzionale, come quella del presidente Giorgio Napolitano, dovrebbe essere un momento di rispetto, riflessione e unità per una nazione. Eppure, in un mondo sempre più dominato dalla logica dei social media, si assiste a un fenomeno deprimente e inquietante.

Il fatto che alcuni abbiano osato tracciare un paragone tra la scomparsa di un servitore dello Stato, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio dell’Italia, e la possibile morte di un boss mafioso, è non solo scandaloso, ma testimonia un grado di inciviltà e mancanza di rispetto sconcertante. Un insulto non solo alla memoria di Napolitano, ma a tutto il Paese.

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Antoniozzi non ci sta

Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha ragione quando afferma che tale comportamento non deve essere tollerato. I social media non possono diventare palcoscenici di dileggio e insensibilità. Napolitano “appartiene alla storia dell’Italia per motivi completamente antitetici a quelli di Messina Denaro”, e come sottolineato, non è la prima volta che si assiste a tale brutale inciviltà.

E se i social media sono lo specchio della società, è tempo di chiedersi che tipo di società stiamo diventando. La libertà di espressione è un diritto sacro, ma con essa viene anche una responsabilità. E quella di rispettare la memoria di chi se n’è andato, specialmente figure di tale calibro, dovrebbe essere al vertice di tali responsabilità.

In momenti come questo, è fondamentale ricordare il valore del rispetto, della decenza e dell’empatia. E sperare che messaggi d’odio e insensibilità vengano rapidamente messi a tacere dalla voce della ragione e del cuore.

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Ultimo Aggiornamento: 23/09/2023 12:42