Nel cuore della notte, la popolazione di Pozzuoli e dei Campi Flegrei è stata svegliata dall’ennesimo sciame sismico, iniziato alle ore 23:15 della notte appena trascorsa e ancora in corso. Questa sequenza tellurica ha visto fino a questo momento 18 eventi, maggiormente di bassa magnitudo.
L‘evento sismico più significativo, con una magnitudo di 2.1, si è verificato alle ore 5:18 e ha avuto epicentro nell’area flegrea, con una profondità di 2,2 chilometri, come registrato dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Diversi residenti hanno riferito di essere stati svegliati da un iniziale boato seguito da vibrazioni alle finestre, creando comprensibile panico fra la popolazione.
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Senza pause
È interessante notare come i Campi Flegrei, zona notoriamente attiva dal punto di vista geologico, ha registrato un totale di 4.540 terremoti dalla sala di Napoli dell’Ingv dall’inizio dell’anno in corso. Questo dato mostra un incremento rispetto al 2022, quando i sismi registrati furono “solamente” 3.181 in totale.
Bradisismo
Non si tratta di una novità: le scosse sono manifestazioni del bradisismo, un fenomeno tipico di questa regione vulcanica che, come si legge sul sito dell’Osservatorio, dal 2005 a oggi ha portato a un sollevamento del suolo che a luglio 2023 ha raggiunto circa 113 centimetri nel Rione Terra.
Questo fenomeno geologico, in questo periodo sta vivendo una fase acuta e i cittadini sono preoccupati, ma l’Ingv, che monitora costantemente il supervulcano flegreo, ci tiene a rimarcare che nell’area non c’è un pericolo imminente.
Le autorità competenti continuano a monitorare la situazione, consigliando ai cittadini di rimanere informati e di seguire eventuali indicazioni fornite.
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