Dare dei nazisti ai tedeschi è una provocazione che tendenzialmente si evita: è risaputo infatti che l’argomento per i teutonici sia parecchio delicato e difficilmente potrebbero lasciar correre davanti a delle dichiarazioni ammiccanti in questo senso.
Ebbene, è successo e proprio in un momento di tensione europea già palese: il vicesegretario della Lega Andrea Crippa ha paragonato la politica sui migranti della Germania attuale a quella dei nazisti nel periodo hitleriano: non è la prima volta che in questi giorni la destra italiana attacca la Germania, ma è decisamente la prima volta che potrebbe ricevere una reazione vera e propria.
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Andrea Crippa sulla Germania: “Falliranno come fallirono ottant’anni fa”
Intervistato da Affari Italiani, Andrea Crippa non gira intorno all’argomento e si lancia in un paragone che, per usare un eufemismo, potremmo definire audace: “Ottant’anni fa il governo tedesco decise di invadere gli stati con l’esercito ma gli andó male, ora finanziano l’invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici (…) Da come si sta comportando il governo tedesco è del tutto evidente che non vuole che in Italia governi il Centrodestra, che mette in discussione assetti ed equilibri europei. A Berlino fanno di tutto per mettere in difficoltà il governo italiano nella speranza di farlo cadere. Ma falliranno come fallirono ottant’anni fa”.
Silvio Berlusconi, Martin Schulz e la sensibilità della Germania al passato nazista
Se ci si sta domandando quanto i tedeschi possano prendere con filosofia un paragone del genere, basta tornare alla memoria all’epico episodio di Silvio Berlusconi al Parlamento Europeo, che nel 2003 si rivolse all’europarlamentare Martin Schulz dichiarando: “So che in Italia c’è un regista che sta lavorando a un film sui campi di concentramento nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò”.
Il video di Berlusconi che dà del Kapò a Martin Schulz:
Ne seguì un rocambolesco giro del video del triste monologo berlusconiano su e giù per il globo e una crisi diplomatica tra Roma e Berlino che non si sanò se non con un dialogo ben gestito e salvifico. A molti anni dall’accaduto, in occasione della morte di Silvio Berlusconi, tra coloro a cui fu chiesto un commento sul decesso ci fu anche Schulz, che disse: “Ogni morte è triste e deplorevole. Per il resto, la mia opinione sul bilancio politico di Berlusconi e sui pericoli connessi è ben nota”.
Ora, le frasi del vicesegretario della Lega potrebbero richiedere analoghi sforzi e forse anche qualcosa di più.