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Morta l’orsa F36: su di lei pendeva un’ordinanza di cattura

Pubblicato: 28/09/2023 14:50

È stata trovata morta in Trentino l’orsa F36, sulla quale pendeva un’ordinanza di cattura e abbattimento firmata dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. L’accertamento del personale del corpo forestale trentino é scattato in seguito all’attivazione del sensore di mortalità di cui é dotato il radiocollare dell’orsa.

L’aggressione

L’orsa, identificata dalle analisi genetiche, era responsabile dell’aggressione avvenuta lo scorso 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani e del falso attacco a una coppia di escursionisti registrato, il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal. L’esemplare di orsa, che aveva 7 anni, era sempre vissuta nella valle del Chiese ma fino ai due episodi dei mesi scorsi non aveva mai dato alcun tipo di problema e non era stata mai confidente o aggressiva con gli uomini.

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L’ordinanza

A seguito dell’aggressione sopracitata, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva firmato l’ordinanza di prelievo tramite abbattimento, poi sospesa dal Tar di Trento per il ricorso delle associazione animaliste.

Il ritrovamento

La carcassa dell’animale è stata recuperata solo nella mattinata di oggi, giovedì 28 settembre, a causa della zona impervia del ritrovamento. Al momento non è chiaro il motivo del decesso di F36 ma sulla carcassa dell’orsa saranno svolti tute gli accertamenti del caso da parte dell’Istituto Zooprofilattico.

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Le proteste

Moltissime le associazioni che si sono mosse per protestare contro questo avvenimento. Fra tutti l’Enpa che ha dichiarato: “Un fatto di una gravità inaudita che ripugna e colpisce le coscienze di tutti gli italiani e che, se dovesse essere confermata l’ipotesi del bracconaggio, ha una sola responsabile: la politica faunicida di Maurizio Fugatti”. La presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi, ha poi continuato dicendo: “Dopo M62, F36 è il secondo orso condannato a morte dalla PAT che viene trovato privo di vita. Aspettiamo che la magistratura faccia le dovute indagini, tuttavia riesce difficile, molto difficile, pensare a un incidente”. Proprio per fare chiarezza su questa terribile vicenda l’ufficio legale Enpa sta predisponendo una denuncia per uccisione di animali che verrà presentata nelle prossime ore. Intanto l’associazione animalista esprime la più viva preoccupazione per l’incolumità del cucciolo di F36 che potrebbe non sopravvivere senza le dovute cure materne.” Rocchi ha poi concluso dichiarando: “Mi appello al senso di responsabilità di tutti, politici, allevatori, agricoltori e associazioni di categoria: si abbassino i toni e si ponga fine alla guerra contro gli orsi, i lupi e tutti gli animali selvatici. La situazione sta sfuggendo di mano in Italia rischiamo un vero irreparabile biocidio”.

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