Si è presentato in aula senza avvocato e con un trolley, determinato a tornare in Grecia il prima possibile.
Adamo Guerra è tornato a Ravenna e, in tribunale, ha dato l’ok alla causa di divorzio della moglie Raffaella Borghi.
La storia dell’uomo, finto suicida, era finita su tutti i giornali una ventina di giorni fa, dopo un servizio di “Chi l’ha visto?” in cui ammetteva di essere a Patrasso, in Grecia. Non si era suicidato, nonostante le lettere d’addio lasciate ai genitori e alla famiglia, composta dalla moglie e da due figlie. Guerra sarà processato per aver violato gli obblighi di mantenimento, fa sapere Open. La moglie, invece, era stata accusata di sapere già prima della trasmissione della sorte del marito, ma ha smentito.
Guerra, la madre: “Non conosco nessun Adamo”
Davanti all’ormai ex-moglie, in lacrime per averlo rivisto dopo dieci anni, Guerra ha ribadito le scuse già rivolte a lei e alle figlie al telefono alcune settimane fa. Quando raccontò di aver avuto l’intenzione di togliersi la vita in Grecia, ma di aver poi cambiato idea. Durante l’udienza l’uomo non ha parlato delle due ragazze di 26 e 22 anni (una di loro è appena diventata mamma), che non erano presenti in aula. La madre, racconta Open, intercettata mentre varcava la soglia della sua casa in centro a Lugo, ha detto: “Non conosco nessun Adamo“.

Adamo Guerra, ecco cosa rischia
“Sono Adamo Guerra”, ha risposto semplicemente al tribunale che gli chiedeva di confermare la sua identità. E poi: “Non mi oppongo” alla richiesta di divorzio della moglie. L’uomo, adesso, è chiamato a rispondere anche nel processo penale per violazione degli obblighi familiari nei confronti delle figlie. Il processo partirà nel 2024. Le due si sono già costituite parte civile insieme alla moglie.