Massimo Giletti è stato intercettato. Ed è dalle sue stesse confessioni che salta fuori la verità sulla sua cacciata da La7 con conseguente chiusura del suo programma Non è l’Arena. Proprio quando il conduttore sta per fare il suo ritorno tv in Rai, il Fatto Quotidiano pubblica un articolo in cui sostiene che Giletti veniva intercettato da quattro mesi come persona offesa nel procedimento per calunnia a carico di Salvatore Baiardo, per la presunta foto di Silvio Berlusconi con il generale Delfino e il mafioso Graviano. Ed è dalle sue parole che saltano fuori i nomi di Berlusconi e di Marcello Dell’Utri.
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Giletti intercettato vuota il sacco su Berlusconi e Dell’Utri
Secondo quanto riporta il Fatto, due giorni dopo la chiusura di Non è l’Arena, il generale dei carabinieri in pensione, Domenico Balsamo, telefona a Massimo Giletti per fargli questa confidenza: “Massimo, purtroppo come tu sai, sono stati attaccati personaggi importanti, tra virgolette, della politica, che hanno fatto addirittura parte di governi e ovviamente nessuno ha piacere di queste cose”. Ma il giornalista in quel momento risulta già intercettato e la conversazione diventa ora di dominio pubblico.
Sempre secondo il racconto del giornale diretto da Marco Travaglio, poco dopo il collega Michele Santoro chiede a Giletti: “Ma tu stavi preparando su Dell’Utri? È vero?”. E il giornalista conferma questo sospetto. Santoro allora non ha più dubbi ed esclama: “C’è un’azione incrociata di protezione di Berlusconi che sta morendo (…), secondo me la fretta è perché tu c’avevi in previsione Dell’Utri (…) la vicenda di Berlusconi spiega questa cosa”.
“Io ho iniziato ad avere problemi con il presidente (Cairo, ndr) perché in quella roba si parlava anche di Berlusconi e Graviano in quella lunga intervista (con Baiardo, ndr). – sbotta allora Massimo Giletti – Quando lui (Baiardo, ndr) dice ‘ho parlato con Paolo Berlusconi’ lì succede il casino”. A quel punto invia anche un sms al filosofo Massimo Cacciari in cui vuota definitivamente il sacco: “Professore, mi hanno censurato. Imbavagliato. Stavo per toccare Dell’Utri con nuove intercettazioni e Berlusconi”.
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