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Il padre di Kataleya torna in carcere: perché lo hanno arrestato

Pubblicato: 18/10/2023 14:40
Kataleya Kata padre arrestato

Nuovo colpo di scena nell’inchiesta su Kataleya, la bimba di cinque anni scomparsa il 10 giugno scorso dall’ex Hotel Astor di Firenze. Il padre di Kata, Miguel Angel Romero Chicclo, è stato infatti arrestato nelle scorse ore dai carabinieri. Le misure di custodia cautelare a cui l’uomo era già sottoposto non erano sufficienti secondo il giudice che ha così deciso di aggravarle. Il suo arresto non è comunque collegato alla scomparsa della figlia.
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Arrestato il padre di Kataleya

Il padre di Kataleya sarebbe stato arrestato perché, secondo gli inquirenti, non avrebbe obbedito all’obbligo di firma a cui doveva sottostare dopo la precedente scarcerazione, avvenuta l’estate scorsa proprio in seguito del rapimento della piccola. Ma l’uomo avrebbe rispettato l’obbligo di firma soltanto per i primi mesi, salvo poi evitarlo nell’ultimo periodo.

Secondo quanto riporta il quotidiano toscano La Nazione, il padre di Kata non avrebbe rispettato l’obbligo di firma per ben quattro volte, non presentandosi in caserma dai carabinieri. Dopo la segnalazione dei militari dell’Arma, i giudici di Firenze sono stati quasi costretti a decidere per il suo arresto, visto che l’uomo non ha fornito alcuna giustificazione plausibile per la mancata firma.

“La motivazione del provvedimento è da individuarsi nella mancata presentazione di Miguel presso la caserma dei carabinieri in due sole occasioni. Mentre in altre due si è presentato in ritardo. – spiegano i legali del padre di Kataleya – Siamo fiduciosi di chiarire quanto prima che tale condotta non è stata attuata per sottrarsi all’obbligo. Bensì per le ragioni che rappresenteremo puntualmente alla magistratura”. Ad ogni modo, l’uomo è stato arrestato e da ieri sera si trova in carcere. Accusato di furto e uso di alcune carte di credito rubate. Intanto proseguono senza sosta le ricerche della piccola Kata, con un nuovo sopralluogo effettuato all’Hotel Astor dal reparto Cacciatori dei carabinieri. Il loro compito, molto probabilmente, sarà quello di cercare tracce della bimba in ogni intercapedine dell’ex albergo occupato. L’ipotesi investigativa è che Kata non sia mai uscita da quel palazzo.
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