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Cospito, la procura nazionale antimafia chiede la revoca del 41 bis

Pubblicato: 19/10/2023 16:49

L’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Alfredo Cospito ha reso noto che durante l’udienza di oggi davanti al tribunale di sorveglianza di Roma la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e gli organi centrali di polizia hanno chiesto la revoca del 41 bis per l’anarchico.
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La difesa chiede

La difesa di Alfredo Cospito si è rivolta al tribunale contro i rigetti da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio di due istanze di revoca anticipata del regime detentivo speciale del 41 bis a cui è sottoposto l’uomo.

Nel reclamo presentato oggi dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, si legge che “il presupposto applicativo del regime differenziato adottato” nei confronti dell’anarchico “è stato espressamente individuato nella necessità di interrompere l’attività comunicativa dello stesso, al fine di sanzionare l’istigazione ravvisata nel suo contenuto” e che per due volte il Tribunale del Riesame “ha escluso che le esternazioni del Cospito siano idonee ad istigare, ovvero che le stesse rappresentino indicazioni idonee ad indirizzare i soggetti presenti all’esterno a determinarsi a specifiche condotte criminose, ritenendo al contrario che le medesime si sostanzino nella manifestazione del pensiero politico del suo autore”.

Attesa per la decisione

L’anarchico è attualmente condannato a 23 anni per un attentato (senza vittime) ad una scuola dei Carabinieri e per la gambizzazione di un dirigente Ansaldo. Cospito è tutt’ora sottoposto al regime di carcere duro detto del “41 bis”, dal numero dell’articolo della legge Gozzini che lo ha istituito, e che prevede l’isolamento totale, sorveglianza costante, forti limiti alle comunicazioni e ai colloqui. 
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Ultimo Aggiornamento: 19/10/2023 17:00