
“A causa dell’alopecia areata in 10 minuti ho perso tutti i capelli. Avevo solo 31 anni”. Claudia Cassia, presidente di Aipaf – Associazione italiana pazienti alopecia and friends Odv, racconta la sua storia. Una storia difficile, una malattia rara che l’ha costretta a indossare una parrucca. Parrucca che la paziente toglie davanti al sottosegretario alla Salute Gemmato in occasione della presentazione di “Alopecia Areata Day”, iniziativa presentata al ministero della Salute per far capire a cosa vanno incontro i circa 118mila italiani colpiti dalla patologia.
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Cos’è l’alopecia areata
L’alopecia areata è una malattia autoimmune rara, colpisce il 2% della popolazione mondiale (circa 145 milioni), indipendentemente dal sesso, dal colore della pelle, dalle abitudini alimentari, dai comportamenti igienici e personali. Solo in Italia si stima che ne soffrano poco più di 117.900 persone, un dato “sottostimato” per medici e pazienti che chiedono di accendere i riflettori su una patologia poco nota e per questo non considerata. L’alopecia areata consiste in una improvvisa perdita di capelli o di peli che può avvenire in qualsiasi area del corpo, seguita, nella maggioranza dei casi, da una ricrescita spontanea. Diversamente da quanto accade per altre forme di alopecia, in questo caso la causa è quasi sempre di natura psicologica.
“Abbiamo il diritto di essere curati”
Claudia, intervistata ai microfoni di Adnkronos Salute ha dichiarato: “Noi pazienti ci nascondiamo, soprattutto all’insorgere della malattia genetica e autoimmune, perché non ci riconosciamo allo specchio senza più capelli, ciglia né sopracciglia, le espressioni del nostro viso cambiano e cambia la nostra personalità. Abbiamo il diritto di essere curati tanto quanto le persone colpite da altre malattie“. Ha poi continuato dicendo: “sicuramente essere qui al ministero della Salute è un grandissimo traguardo perché finalmente si parla di alopecia areata, malattia che per molti è ancora tabù. Ma sia chiaro non è solo esclusivamente un problema estetico. È una malattia molto particolare e terribile da vivere. Soprattutto quando colpisce i più piccoli. Quest’estate ci sono stati episodi che hanno visto protagonisti alcuni bambini che uscivano dall’acqua della piscina per paura di essere contagiati dai loro coetanei senza capelli. Ecco, Aipaf da anni è impegnata, anche nelle scuole, per aiutare i bambini con alopecia areata ad essere accettati e, soprattutto, a non sentirsi in colpa per la loro malattia”.
Alopecia Areata Day
Anche quest’anno la AIPAF (Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends) ha rinnovato il suo impegno nei confronti dei pazienti affetti da Alopecia Areata, organizzando la quinta giornata italiana della Alopecia Areata Day. Questa giornata è dedicata a tutti i pazienti che soffrono di questa patologia autoimmune con l’obiettivo di sensibilizzare e informare quanto più possibile le persone su questa patologia.
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