L’esercito israeliano ha superato la fase di accumulo di uomini e mezzi attorno a Gaza, preparandosi per possibili azioni più incisive. Le operazioni militari attuali sembrano essere brevi incursioni, in attesa di un’eventuale invasione più massiccia. L’entrata dei bulldozer blindati e dei carri armati nella Striscia potrebbe rappresentare non solo una svolta militare ma anche politica, coinvolgendo gli alleati esterni di Hamas come Hezbollah in Libano, milizie sciite in Iraq e in Siria, e il gruppo Ansar Allah in Yemen, sotto il controllo di Teheran.
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Iran, pronti a intervenire se Israele non si ferma
Il ministro degli Esteri iraniano, Amir Abdollahian, ha avvertito che se gli attacchi aerei israeliani su Gaza non cessano, il Medio Oriente potrebbe precipitare in una spirale di guerra fuori controllo. Queste minacce si sovrappongono a segnali preoccupanti provenienti dal fronte orientale, con gli Houthi in Yemen che hanno sparato missili in direzione di Israele e milizie sciite che hanno attaccato le truppe americane in Iraq e in Siria.
Il contesto è complesso, coinvolgendo anche gruppi armati palestinesi in Cisgiordania, legati a quelli di Gaza, e tensioni lungo il confine libanese. Il generale Ismail Qaani, capo dell’unità al Quds dei Guardiani della rivoluzione iraniani, è a Damasco, suggerendo un coinvolgimento sempre più diretto dell’Iran nella regione.
Israele minaccia chi vuole intervenire: nessuno si unisca al conflitto
Le dichiarazioni degli Stati Uniti indicano la preoccupazione per un’escalation, con il segretario di Stato Anthony Blinken che avverte di una possibile escalation delle milizie filo-iraniane contro le forze americane nel Medio Oriente. Tuttavia, la situazione resta instabile, e un singolo evento potrebbe cambiare radicalmente il panorama attuale. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha minacciato conseguenze devastanti per Hezbollah e il Libano se si unissero al conflitto, mentre il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha suggerito che l’attuale operazione a Gaza potrebbe essere l’ultima, con l’obiettivo dichiarato di eliminare Hamas. Tuttavia, alcuni analisti indicano che la finestra della legittimità internazionale per le azioni di Israele a Gaza potrebbe chiudersi presto. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi della situazione, temendo il rischio di una guerra su vasta scala nella regione.
