Annalisa D’Auria era l’operatrice scolastica 32enne dell’istituto agrario Dalmasso di Pianezza, morta a Rivoli dopo essere stata accoltellata alla gola davanti alla figlia di tre anni dal compagno Agostino Annunziata, accecato dalla gelosia, a sua volta suicida. Adesso, dalla chat di WhatsApp del gruppo di lavoro della donna, saltano fuori le minacce gravissime dell’uomo, convinto che la sua compagna intrattenesse una relazione segreta con un altra persona.
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Le minacce su Whatsapp del compagno di Annalisa D’Auria
“Bravo, adesso so chi sei, vi ho beccati, domani vengo a prenderti”. Così Agostino Annunziata si rivolgeva a uno dei colleghi di Annalisa D’Auria nella chat Whatsapp del gruppo di lavoro della compagna. L’uomo era ormai convinto che lei lo tradisse, anche se non aveva prove certe. “Domani vengo a scuola e faccio un casino”, minacciava ancora Agostino nella chat.
Poi un giorno, nella scuola dove lavorava Annalisa D’Auria, era previsto l’open day per una visita all’istituto dei futuri alunni con le loro famiglie. Ma la vittima stranamente non si è presentata. “A quel punto abbiamo capito che era successo qualcosa”, racconta un’altra operatrice scolastica.
“Annalisa D’Auria era con noi da circa un mese per una supplenza a tempo determinato anche se era già stati qui lo scorso anno. – spiega il professor Stefano Bruno, dirigente scolastico del Dalmasso dove, tra corpo docente e personale, lavorano circa 250 persone – Si relazionava con tutti ed era davvero scrupolosa. Mi spiace ma io non ho avvertito la sua sofferenza”. Ora che la mamma e il papà sono morti, la loro bambina si trova ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita, circondata dagli zii e dagli psicologi ai quali continua a chiedere continuamente: “Ma mamma quando viene?”.
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