Ieri, in occasione della giornata di commemorazione dei defunti, è stata celebrata la prima messa nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza, nel cui sottotetto il 17 marzo 2010 fu ritrovato il cadavere di Elisa Claps. Il gesto, non è stato ben accolto dalla famiglia che ha diffuso un messaggio: “Prendiamo atto ancora una volta dell’assoluta mancanza di rispetto e dell’arroganza del vescovo Ligorio che ieri ha celebrato Messa nella chiesa della Trinità”. La Santa Messa è stata celebrata dall’arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, che il 13 ottobre scorso, al compimento dei 75 anni, ha rimesso il suo mandato a Papa Francesco.
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La chiesa è stata sotto sequestro sino al 2012
La chiesa, dopo il ritrovamento della sedicenne avvenuto nel 2010, rimase sotto sequestro fino all’aprile del 2012 e poi chiusa fino alla scorsa estate per i lunghi lavori di ristrutturazione. Dal 24 agosto scorso, la chiesa è stata aperta ogni giorno, per alcune ore, per la preghiera silenziosa, come indicato da una lettera inviata alcune settimane prima dal Papa a monsignor Ligorio.
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Per l’omicidio di Elisa Claps è stato condannato Danilo Restivo, all’epoca ventunenne, condannato anche per un altro omicidio commesso in Inghilterra nel 2002.
Il messaggio della famiglia di Elisa condanna pesantemente monsignor Ligorio
La famiglia di Elisa, in una nota, ha dichiarato: “In un momento in cui milioni di persone seguendo la fiction (dedicata a Elisa, ndr) hanno preso consapevolezza di quanto quella chiesa sia irrimediabilmente macchiata dal sangue e dalle menzogne che tra quelle mura si sono consumate, anziché il silenzio, come aveva peraltro indicato Papa Francesco, la Curia potentina sceglie ancora una volta la rimozione di quanto accaduto. Una preghiera la rivolgo io a quanti entreranno ad ascoltare le funzioni religiose: fermatevi a leggere la targa che celebra le virtù di Don Mimi Sabia e respirate a fondo il messaggio ipocrita che risuona in quella chiesa”.
La miniserie “Per Elisa – Il caso Claps” in onda su Rai1 ricostruisce la ricerca della verità della famiglia Claps, dopo la scomparsa di Elisa avvenuta a Potenza nel 1993.
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