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Nervi tesissimi in Rai, De Girolamo a rischio

Pubblicato: 03/11/2023 09:47

Nervi a fior di pelle e tensione alle stelle nei corridoi Rai. Dopo l’inchiesta di Repubblica sul crollo degli ascolti e il sorpasso di Mediaset, nel quartier generale si è scatenato l’inferno. Di buon mattino i vertici nominati dal governo Meloni hanno prima incontrato la neo-direttrice del marketing, Roberta Lucca, per fare il punto sul palinsesto autunnale che sembra far acqua da ogni parte. Quindi, è partita una girandola di riunioni con i vari responsabili dei Generi per analizzare le trasmissioni più problematiche e studiare le contromisure.
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Rai, Avanti Popolo un flop

Il confronto si è concentrato, in particolare, sul pessimo andamento di Avanti Popolo, il talk di Nunzia De Girolamo su Rai3, che forse mangerà il panettone ma difficilmente supererà Capodanno; sulle deludenti performance di Mara Venier a Domenica In e di Caterina Balivo su Rai1; sui flop collezionati da Rai2 — Pino Insegno, Max Giusti e Bianca Guaccero — che neppure i risultati di Francesca Fagnani e Alessia Marcuzzi sono riusciti a compensare. E dire che, nei piani dell’ad Roberto Sergio e del dg Rossi, proprio la rete cadetta infarcita di nuovi format e volti sovranisti avrebbe dovuto bilanciare il preventivato calo della terza rete, orfana di big come Fazio, Annunziata, Gramellini e Berlinguer.

A Viale Mazzini scatta l’allarme rosso

Segno che — nonostante la lunga nota con cui l’ufficio stampa Rai tenta un’impresa impossibile: smentire l’Auditel — anche a Viale Mazzini è scattato l’allarme rosso. Con il solito gioco delle tre carte, ossia proponendo un paragone non fra i gruppi editoriali nel loro complesso, bensì soltanto fra alcuni canali, i comunicatori del servizio pubblico sostengono che “rispetto a quanto riportato da alcuni organi di stampa in maniera distorta, le tre reti generaliste Rai — dal primo al 28 ottobre — hanno fatto registrare il 31,2 di share in prima serata e il 29,6 nell’intera giornata, rispettivamente con un +5,5 e un +3,1% rispetto alle tre generaliste Mediaset”.

Peccato che la Rai di canali ne abbia 13 e che il quadro disegnato dallo Studio Frasi, riportato da Repubblica, proponeva un confronto sull’intero perimetro delle due media company e per un tempo più lungo, durante il quale si è registrato il sorpasso della principale emittente privata sulla Tv di Stato.

Una debacle che infiamma la politica e agita il Cda. Nella prossima riunione, la consigliera in quota Pd Francesca Bria chiederà una verifica sul crollo dell’audience. Mentre dem e Avs pretendono l’immediata convocazione in Vigilanza dei vertici Rai che “sembrano voler mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi”. Nel frattempo, il Tg1 delle 20 ieri ha dedicato un ampio servizio all’intervista al Papa trasmessa in edizione speciale la sera precedente: 21,7 lo share totalizzato, pari a 5,3 milioni di spettatori. Peccato che Fabio Fazio, quando nel 2022 ospitò per primo Francesco su Rai3, fece molto di più: 6,7 milioni di spettatori e il 25,4 di share, con picchi del 32,3. Allora però nessuno lo glorificò, come invece fa TeleMeloni oggi, per coprire la Caporetto degli ascolti.

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2023 17:48