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Riforma costituzionale, via libera del Cdm. Meloni: “Col premierato stabilità assicurata”

Pubblicato: 03/11/2023 15:13
giorgia meloni uomo solo al comando

In una mossa che ridefinisce il panorama politico italiano, il Consiglio dei ministri (Cdm) ha approvato la cosiddetta riforma del premierato, salutata dal primo ministro Giorgia Meloni come la “madre di tutte le riforme”. Con questa revisione costituzionale si inaugura l’elezione diretta del presidente del Consiglio, ponendo fine a un’epoca di governi tecnici e discontinuità amministrativa. Il primo ministro ha delineato le caratteristiche cardine della riforma durante una conferenza stampa, sottolineando la stabilità e l’autorità del ruolo presidenziale e la valorizzazione della volontà popolare. Secondo Meloni, il cambiamento è essenziale per garantire un governo rappresentativo e per prevenire l’instabilità governativa che ha caratterizzato l’Italia per decenni.
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La riforma prevede anche la rivisitazione del ruolo dei senatori a vita

Questa riforma, che non tocca le competenze del presidente della Repubblica ma rafforza l’impegno democratico dando al popolo il diritto di eleggere direttamente il capo del governo, cerca – secondo il pensiero meloniano – di allungare l’orizzonte legislativo e migliorare la credibilità internazionale dell’Italia. Inoltre, Meloni ha evidenziato che solo un parlamentare potrà sostituire il premier eletto, chiudendo definitivamente la porta a governi di tecnici e coalizioni eterogenee.

La riforma prevede anche una rivisitazione del ruolo dei senatori a vita, limitandolo ai soli ex presidenti della Repubblica e agli attuali senatori a vita, un cambiamento reso ancor più significativo dopo la riduzione del numero di parlamentari.

Meloni dichiara: “L’ultima parola spetta al popolo”

L’ottimismo della premier è palpabile: lei vede questa riforma come un impegno mantenuto verso gli italiani e come un passaggio cruciale verso una “terza Repubblica”. Tuttavia, ha anche chiarito che la parola finale spetterà al popolo, attraverso un ampio consenso parlamentare o, se necessario, tramite un referendum.

La riforma del premierato si presenta, quindi, come un capitolo decisivo per la politica italiana, un passo che potrebbe modificare profondamente il modo in cui l’Italia viene governata e come i suoi leader vengono selezionati. Con il Cdm unito dietro questa riforma, il governo Meloni guarda ad un futuro di maggiore stabilità politica, ma ora è il turno del Parlamento e, forse, del popolo italiano di esprimere il loro giudizio su questa trasformazione storica.
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Ultimo Aggiornamento: 03/11/2023 15:50