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Shabbar Abbas: “Ecco chi ha ucciso mia figlia Saman”

Pubblicato: 03/11/2023 16:50
Shabbar e Saman Abbas

Saman Abbas, la deposizione del padre, Shabbar: “Ecco chi l’ha uccisa”. L’uomo, rintracciato e poi recentemente estradato dal Pakistan, deve rispondere del concorso in omicidio. Sua figlia Saman è scomparsa la notte del primo maggio 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Aveva 18 anni e da alcuni mesi si trovava in una struttura protetta per sfuggire alle violenze della famiglia, che le imponeva un matrimonio combinato. È stata attirata in casa con la scusa del recupero dei documenti per il passaporto ed è stata uccisa. Il suo corpo ritrovato a dicembre 2022 in un capannone di pertinenza della famiglia. “Non l’ho uccisa io”, dice Shabbar. (continua)
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Shabbar Abbas

Omicidio di Saman Abbas, la deposizione del padre, Shabbar: “Ecco chi l’ha uccisa”

Accuse tra parenti per l’omicidio di Saman Abbas, la deposizione del padre, Shabbar: Ecco chi l’ha uccisa”. L’udienza è in corso a Reggio Emilia. “Non ho ucciso mia figlia, non ho mai voluto ucciderla. Ma di una cosa sono sicuro, l’omicidio è avvenuto in ambito familiare”, ha detto al giudice.

I suoi legali hanno poi dichiarato ai media: “La morte di Saman è stata un incidente. Le indagini, portate avanti in maniera pessima, hanno sempre insistito su una e una sola ipotesi, affievolendo le altre. Eppure sono diverse le alternative possibili nella dinamica dei fatti”. Secondo il difensore di Shabbar, Enrico Della Capanna: “Sappiamo che Saman quella sera uscì di casa vestita con jeans e scarpe ben allacciate per andare via, chissà dove. È probabile che si sia riparata in casa di qualcuno, un parente certo, che si sia messa comoda e lì, magari al culmine di una lite, sia stata uccisa. Vero è che, nella fossa nella quale è stata trovata, non aveva né le scarpe né i calzini che calzava la sera in cui è fuggita. Oppure, altra ipotesi, è che un parente l’abbia afferrata di forza per bloccarla, per non farla andar via, e nel farlo le abbia spezzato l’osso del collo”. (continua)

Saman Abbas e lo zio Danish
Saman Abbas e lo zio Danish

I difensori di Shabbar escludono la premeditazione

Gli avvocati escludono anche la possibilità che la fossa nel capannone sia stata scavata in più di un giorno. “Ci avranno messo un’ora, non di più. E questo è un elemento contro la premeditazione”. Contro Shabbar è importante la deposizione del figlio, Ali Heider. “Ha detto di aver visto dall’uscio di casa lo zio Danish prendere per il collo Saman e portarla nelle serre. Martedì sera, terminata la scorsa udienza, sono andato coi miei due collaboratori, nel punto in cui il ragazzo dice di aver visto la scena. La luce di cui parla è a distanza di oltre 200 metri e la luna, che a novembre ha la stessa luminosità che ha a maggio, non mi rendeva minimamente riconoscibile ai miei due soci. Nonostante io abbia la pelle bianca”.

La testimonianza del fratello di Saman

Shabbar Abbas ha assistito a testa bassa alla testimonianza del figlio, Ali Heider, incappucciato e coperto da paraventi. “Ha paura per il ragazzo – dice l’avvocato -. Da subito non ha voluto coinvolgere il figlio. Nelle intercettazioni, quando diceva che avrebbe messo in mezzo lo zio, il cugino, lui gli diceva di non dire nulla, di restarne fuori. Quando poi è stato incalzato oltremodo, gli ha detto di dare la colpa a lui”. E poi, sul rapporto di Shabbar con la figlia: “Voleva bene a Saman. Al di là di quanto si è detto, c’è una foto che più di tutto lo racconta. Shabbar e sua figlia abbracciati sul letto, è stata scattata il 20 aprile, dopo la comunità. Ma soprattutto 10 giorni prima che di lei si perdessero le tracce”. (continua)

La foto del 20 aprile 2021 che ritrae Shabbar e Saman Abbas

“Quando Saman è andata in comunità i miei erano preoccupati per il loro onore, perché in Pakistan avrebbero pensato male di noi” ha detto poi il fratello in aula. “Mio papà ha cambiato più di 10 account su Instagram per contattarla e convincerla a tornare a casa. Un giorno Saman ha fatto una videochiamata e mia mamma, vedendo che si era fatta i capelli biondi, ha detto a bassa voce ‘prostituta’. Quando Saman fumava, mia madre le diceva di smettere, mentre mio papà, appena dietro, diceva che una volta tornata l’avrebbe sistemata lui, che la faceva fumare lui”.

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2023 16:22