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“Sono schifata di quello che mi facevano fare”, la testimonianza shock della squillo 15enne

Pubblicato: 09/11/2023 11:19
prostituzione Roma ragazze 15enni

Una storia terribile che risale a sette anni fa, ma di cui soltanto oggi vengono a galla i particolari. Ieri, nella prima sezione penale del Tribunale di Roma, due ragazze 15enni all’epoca dei fatti hanno raccontato la loro esperienza come prostitute. Vicenda che ha portato a processo un fotografo, Massimiliano B., dopo che un suo amico, un ex militare anche lui appassionato di fotografia, è stato condannato in primo grado con il rito abbreviato ad una pena di sette anni per prostituzione e pornografia minorile. Il racconto in aula delle due ragazze è agghiacciante.
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Prostituzione a Roma di due ragazze 15enni: il racconto shock

Alle due giovani vittime avviate alla prostituzione, oggi maggiorenni, sono stati attribuiti dai giornalisti i nomi di fantasia Rossella e Marilù. “Avevo appena 15 anni. L’ho fatto per guadagnare qualche soldo, ma poi con il tempo mi sono schifata di quello che mi avevano convinta a fare”, ha raccontato in lacrime Rossella. Secondo l’accusa, infatti, i due uomini avrebbero cercato di “realizzare un’esibizione pornografica, inducendo le vittime a compiere atti sessuali tra loro”.

“Con l’ingenuità di una 15enne, ho seguito la mia migliore amica, con la quale avevo una relazione simbiotica, come è tipico di quell’età. – confessa invece Marilù – Mi sentivo al sicuro proprio perché c’era lei e facevo con lei quelle cose. Sicuramente la parte economica ha avuto il suo peso. Vedevo che la mia amica aveva sempre la disponibilità di tanti soldi. Magari erano 100 euro, ma visti con gli occhi di una quindicenne mi sembravano tanti. Più che per fare esperienza, l’ho fatto per quella che all’epoca ritenevo fosse una sfida”.

“Nel tragitto mentre mi accompagnava in macchina ha fatto riferimento all’età mia e della mia amica, in relazione alla pericolosità della situazione. Non mi ha detto esplicitamente di non dirlo a nessuno, ma ha mi invitato a prestare attenzione a questa vicenda, proprio perché eravamo minorenni”, queste le sue parole che incastrano Mssimiliano B.
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