
Nell’aula del tribunale di Crotone, un nuovo capitolo del dramma legato al naufragio di Cutro si è aperto con il rifiuto da parte dello Stato italiano di risarcire le famiglie delle vittime. In rappresentanza della Consap, la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici legata al ministero delle Finanze, un avvocato dello studio di Giulia Bongiorno ha dichiarato che l’Italia non ritiene di dover corrispondere alcun risarcimento. La ragione? Il caicco naufragato non può essere considerato un’“imbarcazione adibita al trasporto” e, di conseguenza, non è assoggettato al codice delle assicurazioni.
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Naufragio di Cutro: 90 vittime, le famiglie vogliono un risarcimento
Nella scorsa udienza, il tribunale di Crotone aveva invece accolto la richiesta dei legali rappresentanti dei sopravvissuti e delle famiglie delle 90 vittime recuperate, chiamando in causa la Consap per un possibile risarcimento dei danni. Questo procedimento è comune in situazioni in cui l’incidente è causato da un mezzo non identificato o non assicurato.
La memoria difensiva presentata da Giulia Bongiorno durante l’odierna udienza ha ribadito il rifiuto della Consap di essere coinvolta nel processo e di risarcire eventuali danni. La decisione finale del tribunale su questa controversia è prevista per il prossimo 29 novembre.
Consap: “Comportamento dello Stato è sbalorditivo”
L’annuncio dello Stato italiano ha suscitato indignazione tra i legali delle famiglie delle vittime, che avevano ottenuto dal tribunale il diritto di far intervenire la Consap nel processo per richiedere un risarcimento in caso di condanna. L’avvocato Francesco Verri ha dichiarato: “Dunque il comportamento dello Stato, appellandosi a un cavillo, è sbalorditivo e non intende assumersi nessuna responsabilità neanche nei confronti dei superstiti e dei familiari delle vittime.”
La decisione dello Stato italiano solleva nuove domande sulla responsabilità e la tutela delle vittime di tragedie simili e alimenta il dibattito sulla necessità di riforme per garantire la giustizia e il supporto alle persone coinvolte in incidenti marittimi.