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Femminicidi, governo nella bufera: ecco cosa pensa davvero delle donne l’esperto di Valditara, che lo difende

Pubblicato: 21/11/2023 15:11
Alessandro Amadori e Giuseppe Valditara

Governo nella bufera per la scelta dell’esperto di Educazione affettiva che dovrebbe portare il progetto nelle scuole. Lo scrittore Christian Raimo scrive su Domani che il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sbagliato a conferire l’incarico allo psicologo Alessandro Amadori, perché non sarebbe affatto un esperto. Anzi, ha scritto dei libri autopubblicati in cui attacca le donne. I partiti di opposizione hanno convocato d’urgenza il ministro affinché intervenga in Aula a spiegare le sue scelte. Il ministro respinge le accuse e l’esperto non ha intenzione di dimettersi.
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Il ministro Valditara

La bufera per la scelta dell’esperto di Educazione affettiva nominato da Valditara

La misura spot del governo è arrivata all’indomani del ritrovamento del corpo senza vita di Giulia Cecchettin. “L’uomo indubbiamente è capace di cattiveria. Lo è, con molta evidenza, nel suo genere maschile, che sinora ha dominato il mondo (…). Che dire delle donne? Sono anch’esse cattive? La nostra risposta è ‘sì’, più di quanto pensiamo. (…) Oggi dunque possiamo vedere con chiarezza due forme di cattiveria fronteggiarsi specularmente, quella maschile e quella femminile, quella dei maschi contro le femmine e quella delle femmine contro i maschi. Da cui, appunto, la guerra dei sessi che dà il titolo al nostro libro”. Questo è un estratto de “La guerra dei sessi – Piccolo saggio sulla cattiveria di genere”, di Amadori. Titolo di un capitolo: “Il diavolo è anche donna”, che contiene il mondo al contrario dello psicologo, il suo pamphlet contro il politically correct.

Ma ecco la tesi centrale del libro: da una parte i femminicidi, la “purtroppo tragica, brutale concretizzazione quasi quotidiana” della cattiveria maschile, e i comportamenti predatori, verso cui le donne “hanno ormai rifiutato la precedente tacita condizione collettiva di tacita sottomissione”, dall’altra la cattiveria femminile “dalle caratteristiche per molti aspetti complementari a quella maschile, molto meno nota e studiata, ma per certi versi davvero sorprendente per intensità e capacità distruttiva”.

Gli estratti dal libro

“Pertanto – prosegue il libro – a fronte della tendenza femminile a diventare vittime consenzienti della cattiveria maschile, sussiste in realtà anche una corrispondente tendenza maschile (…). E così, sempre più armati della loro specifica ‘cattiveria di genere’, i due sessi si sono avviati da almeno un decennio lungo la strada di una strisciante guerra dei sessi, che ogni anni fa i suoi morti e i suoi feriti, sia fisici che psicologici”. “Dietro la punta dell’iceberg dei femminicidi, sembra però esserci il grande corpo dell’iceberg costituito dal bisogno di sottomissione maschile. È come se gli uomini, lo ribadiamo, facessero davvero fatica ad avere un rapporto equilibrato col femminile: o sono carnefici, o sono vittime. […] C’è una piccola, ma appariscente popolazione di donne, che approfitta di questa tendenza maschile alla sottomissione, e ne fa una vera e propria fonte di business”.

Contro chi ce l’ha Amadori? “Il movimento femminista radicale”, quanto sconosciuto, chiamato “Ginatria” che ha pure “una pagina facebook in Italia” (!), che sarebbe animato da invidia del pene e le cui donne “agiscono come delle amazzoni giustiziere che vendicano l’intero genere femminile attraverso una totale svalutazione del maschile”. Quale sarà l’esito di questa “guerra dei sessi”? “Un mondo in cui saranno le donne vincitrici a dominare sugli uomini ridotti a semplici schiavi? O un ritorno al predominio dell’uomo sulla donna? O ancora finalmente un nuovo patto tra generi?”. È quel che, va detto, Amadori auspica.

L’opposizione richiama Valditara

I gruppi di opposizione del Pd, Avs, M5s e Iv hanno chiesto una informativa urgente del ministro Valditara in Aula. Perché “nega la violenza maschile e sostiene tesi cospirazioniste sul tentativo delle donne di dominare i maschi” insistendo sulla “cattiveria femminile”. “La scelta di affidare il coordinamento del progetto ‘Educare alle relazioni’, di cui il ministro Valditara ha annunciato l’imminente avvio, al professor Alessandro Amadori è a dir poco preoccupante”, dice Irene Manzi, capogruppo in commissione Cultura. “Sorprende, infatti, come su un tema così urgente e drammatico sia stata scelta una personalità che più volte in diversi interventi ha avvalorato tesi delle responsabilità delle donne come causa delle violenze. Tesi che sembrano incompatibili con lo scopo che il progetto deve perseguire”.

Cecilia D’Elia, vicepresidente della commissione femminicidi e portavoce nazionale delle donne del Pd: “Rasentiamo davvero la follia, visto che a questo gruppo di consulenti è affidato il compito di coordinare il progetto sull’educazione alle relazioni nelle scuole. Siamo molto preoccupati e il ministro deve al più presto chiarire in Parlamento e spiegare le sue scelte”.

La difesa di Valditara e la risposta di Amadori: “Non mi dimetto”

Il ministro non cede alle pressioni , per il momento. “Il progetto ‘Educare alle relazioni’ è stato scritto dal dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito dopo aver sentito il parere delle associazioni dei genitori, degli studenti, dei docenti, dei sindacati, dell’ordine degli psicologi e di diversi esperti fra cui anche giuristi e pedagogisti. Il documento è stato letto, condiviso e sottoscritto da me. È questo il documento che domani presenteremo ed è questo documento che va giudicato. Per un confronto proficuo su un tema importante, che riguarda i nostri giovani e tutta la società, sarebbe utile evitare polemiche pretestuose“.

Amadori respinge ogni idea di dimissioni. “Assolutamente no, se non c’è una richiesta del ministro Valditara. Nel libro non c’è nessun intendimento antifemminile, ma quello di arrivare a una nuova alleanza tra i generi”. Il capitolo ‘Il diavolo è anche donna’ “vuole con un’iperbole dire che l’aggressività non è solo maschile ma anche femminile. Non possiamo rappresentare gli uomini tutti cattivi e le donne come tutte buone”. “Ci potrebbe essere il rischio” che questa teoria possa giustificare le violenze sulle donne e “sarà mia cura di fare di tutto per evitarlo”.

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2023 18:48