La Corea del Nord ha lanciato un satellite spia di ricognizione poco prima delle ore 15, ora italiana, di martedì 21 novembre. Il regime di Pyongyang aveva avvisato il Giappone che la finestra di lancio si sarebbe aperta dalla mezzanotte di mercoledì 22 novembre fino al 30 novembre. All’annuncio del lancio anticipato, il governo giapponese ha avvisato con urgenza gli abitanti di Okinawa di ripararsi nei rifugi.
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La Corea del Nord anticipa il lancio di satelliti spia, allarme in Giappone
Allerta per la Corea del Nord: anticipa il lancio di satelliti spia, allarme in Giappone. Questo potrebbe aprire al lancio di missili. Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha avvertito che l’uso di tecnologie relative ai missili balistici costituisce una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Ha anche dichiarato che Tokyo coordinerà la sua risposta con Seoul e Washington, in quanto partner in un accordo di difesa trilaterale.
Pyongyang aveva designato tre zone marittime come possibili aree interessate dal lancio, ma i tentativi sono falliti. Queste zone si trovavano nel mar Giallo, a ovest della penisola coreana, e a est delle Filippine. L’esercito sudcoreano ha richiesto alla Corea del Nord di sospendere immediatamente i preparativi per il lancio, avvertendo che in caso contrario si prenderanno le misure necessarie.
Yang Moo-jin, presidente dell’Università di studi nordcoreani a Seoul, ha dichiarato che il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol potrebbe sospendere l’accordo militare del 19 settembre. Questo accordo, firmato nel 2018 durante un vertice a Pyongyang, mirava a ridurre le tensioni lungo il confine intercoreano creando zone cuscinetto marittime. Yang ha aggiunto che non si possono escludere test di missili balistici a medio o lungo raggio da parte di Seoul.
Gli accordi tra Mosca e Pyongyang
Di recente la Corea del Nord si è riavvicinata alla Russia, il che preoccupa la Corea del Sud, il Giappone e gli Stati Uniti. Secondo Seoul, Pyongyang sta fornendo armi a Mosca in cambio di aiuti nella tecnologia spaziale. A inizio novembre, il segretario di stato statunitense Antony Blinken ha denunciato i legami militari “stretti e pericolosi” tra Pyongyang e Mosca durante una visita in Corea del Sud. Gli esperti ritengono che le tecnologie legate ai lanci spaziali e allo sviluppo dei missili balistici abbiano molti punti in comune.
Quest’anno, la Corea del Nord ha effettuato un numero record di test missilistici, ignorando le sanzioni internazionali e gli avvertimenti degli Stati Uniti, della Corea del Sud e del Giappone. Ha anche inserito nello statuto il suo status di “potenza nucleare” e ha annunciato di aver effettuato con successo dei test su un nuovo tipo di motore a combustibile solido per i suoi missili balistici a medio raggio. In risposta, Seoul, Tokyo e Washington hanno intensificato la loro cooperazione in materia di difesa. Il 21 novembre, la portaerei statunitense a propulsione nucleare USS Carl Vinson è arrivata alla base navale di Pusan, in Corea del Sud.