
Mosca. Stupra e uccide con 111 coltellate la sua ex. Già libero dopo un anno. Una storia agghiacciante che viene dalla Russia. Vera Pekhteleva, 23 anni, aveva lasciato Vladislav Kanyus nel 2020. Dopo alcuni giorni i due si sono rivisti nella casa in cui convivevano. Lei doveva riprendere le sue cose. Non è chiaro se fosse un appuntamento concordato. I vicini sentono delle urla disumane e chiamano la polizia. Non una volta, ma otto. Risposta degli agenti: “Sono questioni famigliari, non possiamo intervenire”. Alla fine trovano il numero del fratello di Vera, che sfonda la porta e trova il cadavere della sorella. Il brutale assassinio si conclude con la libertà del carnefice dopo poco più di un anno. Motivo: Kanyus serve la patria in Ucraina. E Putin lo grazia ad aprile del 2023.
Leggi anche: Tentano di stuprarla, si salva con il segnale antiviolenza
Leggi anche: Italia, condannato per stupro evade: allarme e panico
La storia di Vera, stuprata e uccisa con 111 coltellate dall’ex
L’assassino di Vera, il suo ex, l’ha stuprata e accoltellata 111 volte. Vladislav Kanyus era stato condannato a 17 anni di carcere, pena già piuttosto bassa. Neanche dopo 9 mesi è in divisa a combattere in Ucraina. La madre di Vera riceve un messaggio anonimo con la sua foto vestito da militare. Passano 7 mesi e il giovane è completamente libero, anche dagli incarichi militari. Non solo. Il presidente Putin gli rende una medaglia e la grazia per il servizio svolto per la Russia.