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Dalla parte di Ilary, contro il maschilismo del Pupone

Pubblicato: 25/11/2023 09:14

Lucida e spietata. gigantesca, di fronte a un gigante che, adesso, appare assai piccolo. Francesco Totti, prima di perdere il lume della ragione per la non meglio identificata florovivaista Noemi Bocchi, ci aveva visto lungo. E aveva ragione: Ilary è UNICA. Lo dimostra in un’ora e venti di documentario (firmato Netflix) in cui racconta la sua verità, partendo dall’inizio della fine. “A gennaio (2022, ndr) andiamo a cena e vedo un marito diverso… E da lì, un disastro”, racconta Ilary.

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Ilary Blasi riavvolge il nastro della sua storia con Francesco Totti

Unica” è il racconto di una donna certamente ferita. E’ una chiacchierata tra amiche, a gambe incrociate su una poltrona da psicanalista, fra lacrime e confessioni, in cui è impossibile non stare dalla sua parte. Semplice, in camicia di seta bianca ad incorniciarle il volto (bellissimo) e gli occhi più blu di quanto ricordassimo, Ilary Blasi ci fa leggere chat, ascoltare vocali e si spinge alle confessioni più intime: “Facevamo sesso regolarmente, forse anche più di una coppia che sta insieme da 20 anni”.

Totti, l’ottavo re di Roma in pensione, disorientato davanti al successo della moglie

È questa l’immagine (tristissima) che ci restituisce il docufilm. “Se mi ami smetti di lavorare, cancella i tuoi profili social e smetti di frequentare certe amicizie”. Una storia che tra tanti retroscena ne svela uno più inquietante di tutti, quando Totti detta le sue condizioni per tornare ad avere fiducia in lei: «Non devo vedere mai più la mia amica Alessia, devo cancellarmi dai social e smettere di lavorare». Una parabola che rivela una mentalità che in questi giorni fa riflettere ancor di più: lui sempre definito “campione” e lei “l’ex letterina…”.

È la richiesta che Totti il gladiatore fa alla moglie, dopo aver scoperto che, insieme all’amica di una vita Alessia Solidani (che è anche la sua parrucchiera), Ilary si era concessa una “cretinata” (in vent’anni di relazione e mai un gossip (a differenza sua, s’intende)) andando a prendere il caffè a casa di un ragazzo. “Quaranta minuti in tutto”. E lui, scontato come il più classico dei cliché, la fa sentire in colpa per mesi. Tanto che, quando a luglio la verità è ormai venuta fuori, lei finalmente riesce a sentirsi “leggera”.

Ilary Blasi tra lacrime ed autoironia 

Nel docufilm Ilary Blasi scoppia spesso in lacrime, facendo leva su un’emotività a cui non eravamo abituati, ma senza mai scomporsi. Dimostrando un’integrità, una dignità ed una autoironia che, a tratti, disorienta lo spettatore. Ma resta Ilary: personaggio pubblico, padrona delle telecamere e ragazza di borgata al tempo stesso (ma con una dizione decisamente migliore rispetto agli esordi). 

L’appostamento sotto casa dell’amante di Totti e l’investigatore privato

Le vicende che racconta sono al limite del rocambolesco. Come quando si apposta in macchina davanti casa dell’amante del marito nel tentativo di incastrarlo, ma sbatte contro un albero nella fretta di scappare. O come quando ingaggia un investigatore privato tra i più affidabili di Milano che alla fine “si è fatto sgamare”.

I Rolex, le scarpe e le borsette

“A giugno (2022, ndr) vado in cassetta e prendo i miei orologi, lasciando i suoi”, racconta Ilary. “Non solo mi*a, pure ladra”, dice poi ironizzando sull’arcinota intervista rilasciata da Totti ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, in cui accusava la madre dei suoi figli di aver rubato i Rolex e di aver tradito lei per prima. Siamo sempre nel 2022 e, ad agosto, Ilary va in Croazia. “Quando rientro non trovo più né borse né scarpe”. Così mette a soqquadro la villa dell’Eur e chiama un fabbro per aprire una delle tantissime porte blindate. “All’interno della stanza ne trovo solo alcune”. Poi l’intuizione. “Conosco mio marito” e trova borse, scarpe e pochette in un soppalco di casa. In questo preciso momento del documentario, Ilary e Francesco, tra ripicche e complotti, appaiono di nuovo vicini e quasi si spera in un lieto fine. Ilary, però, lo aveva detto qualche mese prima che il vaso di pandora si scoperchiasse a Francesca Fagnani: “Né io né Francesco perdoneremmo un tradimento”. 

La rivincita dell’ex letterina nei confronti del campione

Il docufilm, arrivato a distanza di oltre un anno dalla separazione più chiacchierata d’Italia (“Totti e Ilary erano una delle pochissime certezze italiane”, commentavano per strada passanti qualsiasi), rappresenta senza dubbio la rivincita nei confronti del campione dell’ex letterina di Passaparola. Che, intanto, è volata a New York felice e spensierata (forse). Brava Ilary. E Noemi Bocchi muta.

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2023 13:19