
ll gup di Palermo ha condannato in abbreviato a sei anni e otto mesi per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena Andrea Bonafede, cugino ed omonimo del geometra che ha prestato l’identità a Matteo Messina Denaro.
Bonafede, di Campobello di Mazara (Trapani), era finito in carcere lo scorso febbraio scorso, dopo la cattura del boss.
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Bonafede portava al boss le ricette
Bonafede era colui che si occupava di portare le ricette (ben 140) a Messina Denaro. Ricette intestate al geometra firmate da Tumbarello necessarie alle terapie. Bonafede si è difeso sostenendo di non sapere che il reale malato era il padrino ma di essere convinto che ad avere il tumore fosse il cugino che voleva però tenere assolutamente riservata la patologia.

Il giudice ha accolto solo parzialmente le richieste del procuratore aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, che avevano chiesto una condanna a 13 anni.
Bonafede, difeso dall’avvocato Tommaso De Lisi, era stato arrestato il 7 febbraio scorso, cioè poche settimane dopo la cattura di Messina Denaro.
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