
E’ presunto innocente fino al terzo grado di giudizio, ma la sua deposizione fa rizzare i capelli. “Il vero mostro è mio nipote. Ti rendi conto che mi ha mandato in galera?”. Con queste parole l’orco (presunto, dicevamo) si è rivolto al pm Maria Gabriella Fazi, titolare del fascicolo nel quale è indagato per violenza sessuale nei confronti dei nipotini. L’uomo, rinviato a giudizio e quindi sul banco degli imputati, davanti al giudice non ha mostrato pentimento per le violenze commesse.
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Il presunto orco shock: “Il mostro non sono io, mio nipote è malvagio”
«Il mostro non sono io, il mostro è lui perché la denuncia non la doveva fare». Ieri mattina, rispondendo alle domande della pm Fazi, il 69enne ha addirittura accusato il piccolo di averlo messo nei guai: «Ma ti rendi conto che mi ha mandato in galera, ma che sono un criminale io?». Secondo l’accusa, invece, lo è eccome: l’uomo, infatti, avrebbe costretto il nipotino, che oggi ha 15 anni, a subire atti sessuali, arrivando a proporgli un rapporto completo, e di essersi denudato di fronte alla sorellina, adesso 12enne. Una persona della quale i due fratelli si fidavano, perché era lo zio materno, riporta oggi Repubblica. Eppure, dal 2016 al 2020, si sarebbe approfittato di loro trasformando la vita dei ragazzi in un incubo.
La segnalazione della preside e le sedute dallo psichiatra
È stata la preside della scuola ad accorgersi che il ragazzo stava attraversando un momento di sofferenza e a contattare i genitori. La mamma e il papà, preoccupati, hanno dunque deciso di accompagnare il figlio da uno psichiatra, nella speranza che il supporto potesse farlo star meglio: è stato proprio il medico ad aiutare il ragazzo a confidarsi, arrivando alla denuncia messa nero su bianco ai carabinieri nel giugno del 2022.
La sorellina ha invece accusato lo zio poco tempo dopo davanti ai magistrati. Poi la decisione del gip di mandare il 69enne in carcere, il processo e le parole shock dell’imputato: «Sì, mio nipote mi ha toccato, gliel’ho chiesto io. Il motivo? Non lo so, ho sbagliato». Poi prosegue: «Ma lui non ha avuto nessun danno, la denuncia uno la fa se ha un danno». L’uomo ha poi negato tutte le altre accuse, affermando inoltre di non essersi denudato di fronte alla nipotina né di non averla mai toccata: «Era una bambina, mio nipote l’ha voluta coinvolgere nella denuncia perché è malvagio». (Continua dopo la foto)

La deposizione shock non è stata ascoltata dai due ragazzini, parti civili con i familiari: durante il processo saranno utilizzati i verbali dell’audizione protetta, evitandogli di rivivere il trauma. Dopo l’udienza, l’uomo, che ha dichiarato di essere un medico, è tornato in carcere accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria.