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Come cambia l’assegno unico dal 2024 e chi avrà diritto a 200 euro al mese

Pubblicato: 11/12/2023 16:20

Nel 2024 aumenteranno ancora gli importi dell’assegno unico. Quest’anno l’aiuto per i figli, in base ai dati dell’ultimo osservatorio Inps, ha raggiunto 5,59 milioni di famiglie, con 8,89 milioni di figli a carico nel complesso, per un totale di 13,4 miliardi di euro erogati solamente nei primi nove mesi.

Nel 2023, la percentuale della rivalutazione era stata dell’8,1%, visto anche l’alto tasso di di inflazione nel 2022. Nel 2024, secondo le prime stime diffuse dal Sole24Ore, ci si dovrebbe aggirare intorno al 5,4%, lo stesso indice già ufficializzato dal ministero dell’Economia per le pensioni.
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Al momento, si va da un minimo di 54 euro a un massino di 189, cosa cambierà

L’assegno unico universale per i figli verrà erogato dall’Inps dietro domanda da parte degli interessati. Si tratta di quelle famiglie con figli fino a 21 anni di età a carico dei genitori. 

L’assegno universale per i figli è la misura che andrà a prendere il posto delle detrazioni per carichi di famiglia riferite ai figli, degli assegni per il nucleo familiare, dei bonus per i figli (Bonus Bebè, Bonus Mamma Domani). Per detrazioni e assegni resteranno solo quelli riferiti al coniuge o ad altri familiari a carico.

L’indice di adeguamento all’inflazione verrà applicato della rivalutazione di ogni assegno, a prescindere dall’importo. Naturalmente il margine sarà maggiore per gli percepisce un assegno più alto.

Al momento, per ogni figlio, si va da un minimo mensile di 54 euro a un massimo di 189 euro. Escludendo, ovviamente, la maggiorazione del 50% che scatta per le famiglie numerose (più di tre figli) o per quelle che hanno bambini con meno di un anno di vita.
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Tutto quello che c’è da sapere

L’importo base dipende dalla fascia di reddito Isee in cui ci si trova, che varierà a sua volta sulla base dell’indice di adeguamento. In origine, per ottenere l’importo più alto non bisognava superare i 15.000 euro l’anno, poi sono diventati 16.215 e, dal prossimo anno, dovrebbero toccare i 17.090.

La soglia minima da non superare per percepire un assegno completo, perciò, si sta alzando gradualmente, seguendo la spinta dell’inflazione. Dall’altro lato, invece, si alza anche quella massima, oltre la quale l’assegno smette di ridursi: l’anno prossimo arriverà a 45.575 euro (dai 40.000 iniziali).

Per quanto riguarda gli importi, invece, ci sarà un ritocco verso l’alto: il contributo massimo – per chi è sotto la soglia minima di Isee – passerà da 189 euro a 199 euro. Per chi è oltre il tetto massimo di Isee, invece, si passerà dai 54 euro mensili attuali a 57 euro.
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