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Professore mostra in classe un famoso dipinto con corpi nudi: proteste e minacce dagli studenti musulmani

Pubblicato: 12/12/2023 14:59
dipinto nudi studenti musulmani

Caos in una scuola media francese dove gli insegnanti, in segno di protesta, hanno deciso di non tenere lezioni. La polemica è esplosa dopo che un professore ha deciso di mostrare in classe durante la lezione il dipinto ‘Diana e Atteone’ di Giuseppe Cesari, un’opera che raffigura scene delle Metamorfosi di Ovidio. Secondo quanto riferito dai sindacati, alcuni studenti musulmani si sarebbero sentiti offesi dai quei corpi nudi di donne dipinti dal pittore rinascimentale.
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La reazione degli studenti musulmani fa paura

Gli stessi studenti musulmani avrebbero poi rivolto contro il loro professore accuse di aver fatto commenti razzisti e islamofobici. Accuse poi però ritrattate dagli stessi ragazzi. La allarmante vicenda ha riportato subito alla mente di tutto il terribile caso dell’omicidio del professore Samuel Paty, decapitato nel 2020 da un terrorista islamico a seguito di falsi reclami riguardanti l’uso di vignette di Charlie Hebdo in classe.

Impauriti dalla reazione rabbiosa degli studenti musulmani, gli altri insegnanti della scuola hanno allora inviato una comunicazione a tutti i genitori degli alunni per esprimere la loro preoccupazione per il “malessere e l’aumento dei casi di violenza” nel loro istituto scolastico. E hanno poi deciso di incrociare le braccia in segno di protesta. Il professore protagonista di questa brutta storia ha già presentato una denuncia per calunnia. Mentre il il ministro dell’Istruzione Gabriel Attal ha annunciato un procedimento disciplinare contro gli studenti coinvolti.

La segretaria generale del sindacato degli insegnanti Snes-Fnsu, Sophie Vénétitay, ha riferito al quotidiano Le Monde che un genitore di uno studente “ha inviato una e-mail al preside della scuola, sostenendo che suo figlio non aveva avuto il diritto di esprimersi durante ‘l’ora di vita in classe’ (che è stata introdotta in Francia nel 2002, ndr) e minacciando il preside di querela. Queste proteste di classe insieme alle bugie degli studenti hanno avuto un eco particolarmente negativo tra gli insegnanti”.
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