Il noto chirurgo Sergio Alfieri, conosciuto per essere il medico personale di Papa Francesco, è finito sotto inchiesta della Procura di Roma con l’accusa di aver commesso il reato di falso in atto pubblico. L’accusa principale a carico del dottor Alfieri è quella di aver firmato il registro degli interventi operatori, attestando la sua presenza in sala operatoria, anche quando non avrebbe effettivamente partecipato alle operazioni. Tutto ciò è avvenuto presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma, ospedale conosciuto in tutto il mondo come il luogo dove il Papa riceve cure mediche.
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Le operazioni al Papa, il ruolo di Sergio Alfieri
Il dottor Alfieri è noto per aver eseguito due interventi chirurgici sull’addome di Papa Francesco in passato. Tuttavia, secondo quanto riportato da La Stampa, un esposto datato 9 febbraio scorso avrebbe sollevato preoccupazioni tra il personale medico e infermieristico del Policlinico Gemelli. L’esposto sottolineava che il dottor Alfieri aveva firmato i registri di operazioni di più pazienti contemporaneamente, sollevando dubbi sulla sua effettiva partecipazione agli interventi.
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L’inchiesta, scaturita da queste segnalazioni, ha portato il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) a acquisire decine di cartelle cliniche e documenti medici sia in formato cartaceo che digitale dalla direzione sanitaria del Policlinico Gemelli.
Le accuse di falso in atto pubblico sono molto gravi e coinvolgono un medico di alto profilo, noto per aver curato uno dei leader religiosi più importanti al mondo. L’inchiesta è in corso e dovrebbe stabilire se ci sono prove concrete a sostegno delle accuse rivolte al dottor Alfieri. Nel frattempo, l’indagine continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica.
